Il progetto del sindaco: «Un posto di polizia nella scuola incompiuta» 

Lo scheletro in legno di via Migliorino Di Pietro abbandonato da anni De Martinis: «Diventerebbe un presidio della legalità strategico»

MONTESILVANO. Lo scheletro di legno della mancata scuola di via Migliorino Di Pietro, una delle ultime incompiute di Montesilvano, potrebbe ospitare un presidio della legalità. È questa la speranza del sindaco poliziotto Ottavio De Martinis che, tra i sogni messi in cantiere per il suo secondo mandato alla guida della città, sogna di veder nascere a Montesilvano un commissariato di polizia. Un obiettivo ambizioso, che non dipende dalla semplice volontà dell’amministrazione comunale, ma sul quale il primo cittadino e la sua giunta sono già a lavoro e che, in linea di massima, non dovrebbe incontrare le rimostranze delle opposizioni in consiglio comunale.
A rivelare il progetto, ancora in fase embrionale e che non sarà semplicissimo da realizzare, è lo stesso sindaco. Interpellato dal Centro sul futuro delle strutture di legno, ora che il Comune è finalmente rientrato in possesso delle aree dopo la conclusione del contenzioso con la società che avrebbe dovuto realizzare la scuola, il primo cittadino svela la sua grande ambizione.
«In tanti mi chiedono quale sarà la destinazione dell’area e, anche alla luce di quanto previsto nel mio programma elettorale, a me piacerebbe che ospitasse un presidio della legalità», commenta. «Per questo, da quando è iniziato il secondo mandato, ho avviato una serie di interlocuzioni con i sindacati di polizia e con i vertici locali di pubblica sicurezza. Ovviamente si tratta di una decisione sovracomunale, per questo ci interfacceremo anche con i ministeri con i quali valuteremo la soluzione migliore, sempre in ottica di presidio della legalità».
Tra le possibilità, ci sarebbe un commissariato di polizia, di cui la città non dispone e che da anni viene sollecitato anche dai cittadini. «La città è cresciuta tanto e d’estate la popolazione aumenta a dismisura», ricorda il sindaco. «Trattandosi di un turismo principalmente di tipo familiare, fortunatamente non ci sono situazioni che determinano allarmismi. Però è pur vero che il territorio è talmente vasto che necessita assolutamente di forze dell’ordine aggiuntive ed è proprio questo l’intento mio e di questa amministrazione». De Martinis evidenzia anche la strategicità dell’area, a due passi dalla tangenziale, molto vicina al casello autostradale e alle porte dell’area vestina. «Sono certo che diventerebbe un presidio molto importante per il territorio, al di là di Montesilvano, anche nell’ottica della fusione con Pescara e Spoltore», prosegue. «Ovviamente ci vogliono risorse, progetti e ci vuole condivisione, ma mi auguro che, almeno su questa scelta tutte le forze politiche siano concordi. Continuerò con gli incontri e le interlocuzioni nella speranza di veder nascere, entro la fine del mio mandato, un nuovo presidio della legalità che porterebbe innegabili vantaggi in termini di sicurezza sull’intera area metropolitana».
Attualmente Montesilvano, con i suoi oltre 54.000 abitanti, conta sul comando dei carabinieri, su quello della polizia locale e sul reparto cinofili della polizia di Stato. In passato, dal 2005 al 2015, in città è stato attivato anche un posto di polizia estivo in via Calabria. Da quasi 10 anni, però, del presidio sul lungomare non c'è più traccia e in più occasioni anche i sindacati Coisp e Fsp polizia di Stato hanno sollecitato l'apertura di un posto fisso di polizia in città.