Il tema di italiano si copia con il «bluetooth»
Acerbo e Da Vinci, il cellulare aiuta gli studenti spiazzati dal titolo su Dante
PESCARA. Lo fanno col bluetooth gli studenti di Pescara quando si tratta di copiare. Anche all’esame di maturità ci hanno provato in tanti. Difficile biasimarli. Lo strumento consente di inviare messaggi senza spendere un solo centesimo. Le tracce di questa tornata hanno deluso molti studenti come Fabrizio Di Rita, il primo a uscire dall’Istituto Acerbo. Contavano su un tema di attualità più abbordabile. «Sul caso Welby avrei potuto scrivere all’infinito. Ne abbiamo parlato in classe e avevo seguito attentamente il dibattito sui giornali». Per lui e i suoi compagni della 5ª Iter la traccia di attualità sul villaggio globale, è arrivata inaspettata creando anche qualche equivoco. Molti, infatti, hanno confuso il termine coniato da Marshal McLuhan con quello derivato di “Globalizzazione”.
Nella difficoltà qualcuno s’è affidato alle astuzie come uno studente della 5ª Mercurio, che è riuscito a introdurre il telefonino in classe. Altri hanno invece copiato seguendo una consolidata tradizione. «Ho trovato la traccia storico-politica sul neocolonialismo su un libro di temi già preparati», racconta un ragazzo dell’Acerbo. Più decisa invece la sua compagna di classe Floriana Badini: «Meglio usare il cervello per la prova di italiano. D’altra parte», dice, «la varietà dei temi e la possibilità di scegliere la modalità di scrittura ci permette di spaziare in vario modo». In molti ieri mattina devono aver pensato alle nuove tecnologie come ultima spiaggia anche al liceo scientifico Leonardo Da Vinci. La traccia sull’undicesimo canto del Paradiso in cui San Tommaso riferisce a Dante la vita di San Francesco, è piombata sugli studenti come un fulmine a ciel sereno. Non se l’aspettavano persino i prof. «Nonostante tutto», raccontano Simona ed Elena della 5ª B, «siamo state perfettamente in grado di affrontare il tema. Come noi tutta la classe. 23 studenti su 28 hanno infatti scelto la traccia di letteratura italiana. Merito forse dell’ottima preparazione ricevuta dalla professoressa Pozzi».
Nella lunga notte prima degli esami molti si erano preparati sulla letteratura del ’900, prestando eccessiva fiducia ai rumors circolati nei giorni scorsi sui siti “Studenti.it” e “Skuola.it”, che davano per certo un tema su Moravia, Svevo o Pirandello. Valerio Carconi, Carmine Ianni e Alessandra Bocchini del Da Vinci si sono invece affidati ai calcoli cabalistici, confidando in una traccia su Carducci nel centenario della sua nascita o su Garibaldi, nel suo bicentenario. A fine esame tornano tutti a casa con qualche paura e molte speranze. Le strategie per copiare sono tutte rinviate alla seconda prova, quella più difficile, prevista per questa mattina. Tornerà forse utile il bluetooth. I ragazzi lo sanno bene. Molti hanno già utilizzato questo strumento in passato per i compiti in classe. Gli studenti dell’Acerbo hanno familiarità con le nuove tecnologie, ricordano ad esempio quando, durante l’anno, due loro compagni riuscirono a copiare il compito di economia tramite msn, il celebre programma inventato dalla Michrosoft per chattare on line da ogni parte del mondo.
Nella difficoltà qualcuno s’è affidato alle astuzie come uno studente della 5ª Mercurio, che è riuscito a introdurre il telefonino in classe. Altri hanno invece copiato seguendo una consolidata tradizione. «Ho trovato la traccia storico-politica sul neocolonialismo su un libro di temi già preparati», racconta un ragazzo dell’Acerbo. Più decisa invece la sua compagna di classe Floriana Badini: «Meglio usare il cervello per la prova di italiano. D’altra parte», dice, «la varietà dei temi e la possibilità di scegliere la modalità di scrittura ci permette di spaziare in vario modo». In molti ieri mattina devono aver pensato alle nuove tecnologie come ultima spiaggia anche al liceo scientifico Leonardo Da Vinci. La traccia sull’undicesimo canto del Paradiso in cui San Tommaso riferisce a Dante la vita di San Francesco, è piombata sugli studenti come un fulmine a ciel sereno. Non se l’aspettavano persino i prof. «Nonostante tutto», raccontano Simona ed Elena della 5ª B, «siamo state perfettamente in grado di affrontare il tema. Come noi tutta la classe. 23 studenti su 28 hanno infatti scelto la traccia di letteratura italiana. Merito forse dell’ottima preparazione ricevuta dalla professoressa Pozzi».
Nella lunga notte prima degli esami molti si erano preparati sulla letteratura del ’900, prestando eccessiva fiducia ai rumors circolati nei giorni scorsi sui siti “Studenti.it” e “Skuola.it”, che davano per certo un tema su Moravia, Svevo o Pirandello. Valerio Carconi, Carmine Ianni e Alessandra Bocchini del Da Vinci si sono invece affidati ai calcoli cabalistici, confidando in una traccia su Carducci nel centenario della sua nascita o su Garibaldi, nel suo bicentenario. A fine esame tornano tutti a casa con qualche paura e molte speranze. Le strategie per copiare sono tutte rinviate alla seconda prova, quella più difficile, prevista per questa mattina. Tornerà forse utile il bluetooth. I ragazzi lo sanno bene. Molti hanno già utilizzato questo strumento in passato per i compiti in classe. Gli studenti dell’Acerbo hanno familiarità con le nuove tecnologie, ricordano ad esempio quando, durante l’anno, due loro compagni riuscirono a copiare il compito di economia tramite msn, il celebre programma inventato dalla Michrosoft per chattare on line da ogni parte del mondo.