TERAMO

Imprenditore pescarese indagato per bancarotta fraudolenta, soldi a società sportive

Nel mirino della guardia di finanza Danilo Iannascoli: avrebbe sottratto 16 milioni di euro dalle casse di due società portate poi al fallimento: i soldi sono stati utilizzati per milionarie sponsorizzazioni

TERAMO. Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Teramo ha concluso una complessa e articolata attività di indagine, coordinata dalla procura della Repubblica di Teramo, nei confronti di Danilo Iannascoli, noto imprenditore pescarese e di altri soggetti allo stesso collegati (fra cui il fratello), tutti indagati per reati di bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali.

In particolare, a Iannascoli viene ipotizzata l'accusa di aver sottratto circa 16 milioni di euro, sia attraverso l’emissione e l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti sia  mediante l’adozione di altri specifici artifizi contabili, dalle casse di due società operanti nel settore della produzione e commercializzazione di mangimi per animali, portandole successivamente al fallimento soprattutto a causa delle ingenti distrazioni di denaro operate nell’arco di un intero decennio.

Le somme oggetto di distrazione sarebbero state utilizzate per milionarie sponsorizzazioni di società sportive dilettantistiche riconducibili al principale indagato e ai suoi familiari e per l’erogazione di ingenti finanziamenti in favore di una nota società di calcio abruzzese, attraverso l’interposizione di un ulteriore soggetto economico amministrato sempre dallo stesso indagato. Altra parte consistente delle disponibilità finanziarie sarebbe stata dirottata, oltre che per finalità meramente personali, in favore di una società di costruzioni, quale pagamento per lavori di ristrutturazioni edilizie, in tutto o in parte mai eseguiti, presso lo stabilimento delle società fallite.