Imu, i rimborsi degli swap per ridurre la tassa sulla casa

Il Comune vince la causa con la Bnl sui prodotti derivati e ottiene in pagamento 920 mila euro Il Pd: l’amministrazione Mascia utilizzi tutti quei soldi per abbassare le aliquote

PESCARA. L’amministrazione ha in cassa 920mila euro da utilizzare per ridurre ulteriormente le aliquote dell’Imu. Si tratta del risarcimento, oltre agli interessi legali, che la Bnl è stata condannata a pagare dal tribunale per le commissioni non comunicate all’ente nella chiusura dei contratti swap, sottoscritti dalla precedente giunta D’Alfonso. La notizia è stata data dall’assessore alle finanze Eugenio Seccia e ha subito scatenato le reazioni dell’opposizione.

Ieri, alla vigilia del consiglio comunale dedicato all’esame delle modifiche al regolamento Imu, il capogruppo del Pd Moreno Di Pietrantonio ha lanciato una sfida all’amministrazione comunale. «L’amministrazione si lamenta che non ha i soldi per ridurre l’Imu», ha detto, «adesso ci sono i 920mila euro incassati dalla Bnl». Altri 3 milioni di euro potrebbero essere recuperati dai tagli e dalle riduzioni di spesa che il Pd ha suggerito su alcune voci di bilancio. E oggi si preannuncia una giornata decisiva per la tassa sulla casa. Il consiglio comunale verrà aperto in mattinata, ma sarà subito sospeso per consentire al Pdl di incontrare di nuovo i rappresentanti dell’opposizione per trovare un accordo ed evitare l’ostruzionismo in aula con centinaia di emendamenti. Il Pd attende una risposta sul piano di tagli alle spese per circa 3 milioni di euro. Non è finita qui. Nel pomeriggio è previsto un tavolo della maggioranza, richiesto dall’Udc per discutere di politica economica e tributaria, società partecipate, urbanistica e assetto della giunta. Ai centristi non sono piaciute alcune scelte compiute dall’assessore alle finanze Eugenio Seccia. Dall’esito di questi incontri dipende il futuro dell’Imu e anche quello dell’amministrazione Mascia, perché se non dovesse avere i numeri in aula per modificare il regolamento Imu, si aprirebbe una crisi profonda. Del resto, due settimane fa il sindaco Mascia è stato costretto a minacciare le dimissioni per cercare di ricompattare la maggioranza sul voto per il salvataggio di Pescara parcheggi.

Tra l’altro, come ha ricordato ieri il capogruppo del Pdl Armando Foschi, se entro domani il consiglio non approverà le modifiche al regolamento con una riduzione delle aliquote, i contribuenti continueranno a pagare il 4 per mille sull’abitazione principale, anzichè il 3,8 previsto dall’amministrazione.

Ora, però, è emersa la novità del risarcimento di 920mila euro sugli swap che potrebbe cambiare le carte in tavola. «Si tratta, tuttavia», ha avvertito Seccia, «di una sentenza di primo grado, contro la quale quasi certamente la Bnl presenterà ricorso, cercando di ribaltare il pronunciamento del tribunale di Pescara. Ma non sarà facile per le motivazioni su cui poggia la sentenza, cioè la mancata dichiarazione all’ente dei costi di commissione che sui contratti formali sottoscritti erano pari a zero».

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