Imu, stangata sui negozi e sulle seconde case

Il consiglio di Penne: aliquota al massimo per attività e altre unità immobiliari Il sindaco: le tariffe potranno essere riviste nel 2013. Opposizione infuriata

PENNE. Stangata Imu sulle seconde case e sui negozi dei pennesi. Ieri, in un lungo e caldo consiglio comunale, sono state approvate le aliquote Imu in precedenza concordate in sede di giunta. L'opposizione nulla ha potuto contro la scelta compatta della maggioranza riguardo la nuova tassa sulla casa. La tariffa sulla prima abitazione è rimasta invariata rispetto al valore base previsto dal Governo, dunque al quattro per mille, mentre per le restanti unità immobiliari, quindi anche per i negozi, è stato deciso d'aumentare l'aliquota al massimo, al 10.6 per mille. Una vera e propria stangata per i proprietari d’attività commerciali e per coloro che sono in affitto, dato che i proprietari degli immobili saranno quasi sicuramente costretti ad alzare le mensilità. «L'Imu, dai calcoli fatti, andrà a gravare sui contribuenti pennesi per circa 2 milioni e 600 mila euro. Di questa cifra il 14% è imputabile alla prima abitazione, mentre ben l'86% è imputabile alle seconde case gravando sulle attività produttive, in particolare commercianti e artigiani, cioè su chi produce reddito all'interno città. Mi sarei aspettato», ha spiegato il consigliere d'opposizione Luigi Bianchini, «che l'amministrazione, quantomeno, allegasse un documento che in sede d'approvazione del bilancio di previsione prevedesse un reinvestimento delle risorse». Il sindaco Rocco D'Alfonso, in sede di discussione, ha tenuto a precisare che le tariffe stabilite per l'Imu potranno essere riviste a partire dal prossimo anno dopo aver fatto le dovute valutazioni con le entrate che si avranno in questo 2012. Chi ha optato per le tre rate già a partire da settembre riceverà la nuova bolletta con l’aliquota decisa dall’amministrazione, mentre chi ha optato per le due rate riceverà il maxi conguaglio a dicembre. Nel consiglio fiume di ieri, inoltre, è stato approvato, con qualche patema in più per la maggioranza, anche il piano delle alienazioni di alcuni immobili comunali. Oltre ai no dei quattro consiglieri d'opposizione presenti, Tresca, Bianchini, Severo e Ferrante, la maggioranza ha dovuto fare i conti con le astensioni del presidente del consiglio comunale Gabriele Vellante e dei consiglieri Evangelista e Pasqualone.

In vendita sono finite l’ex scuola elementare San Panfilo, una porzione del palazzo De Caesaris in via Della Valle, l’ex scuola elementare di Baricelle, la palazzina Erp in via Guido Rossa, l’ex scuola elementare di Collalto e l’area dell’ex carcere in contrada Pluviano, quest’ultima finita in vendita a 363mila euro. «Penne è una città allo sfascio», ha tuonato Pasqualone. «Non si può continuare solo a vendere, serve una programmazione».

Francesco Bellante

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