In Comune scritte con lo spray contro l’Aca
Popoli, raid dei vandali la notte scorsa per imbrattare le pareti interne: è il terzo caso in tre anni
POPOLI. Vandali in azione durante la notte in città sullo specifico obiettivo della sede municipale e con il chiaro intento di manifestare contrarietà e rabbia contro l'Azienda comprensoriale acquedottistica Aca. Bombolette spray alla mano hanno forzato l'ingresso del municipio che ha sede in via Decondre e hanno imbrattato con spruzzi di colore rosso pareti e bacheche con scritte irriverenti contro l'Aca e il suo ex presidente Ezio Di Cristoforo, già assessore del Comune di Popoli all'epoca del sindaco Emidio Castricone.
L'azione scoperta ieri dagli addetti alle pulizie, i primi ad entrare nell'edificio di buon mattino, non è nuova in città e nei confronti della sede municipale. Tre anni fa fu preso di mira l'ufficio del sindaco Concezio Galli, trovò divelta la porta del suo ufficio e l'interno messo completamente a soqquadro con danni al mobilio, la distruzione di incartamenti e con chiari messaggi lasciati qua e là inneggianti contro l'Aca.
L'anno scorso le intimidazioni si fecero molto più esplicite, tanto che una dipendente del Comune si trovò fra le mani una busta con un messaggio dello stesso tenore contro l'Aca. Messaggi rivolti anche al sindaco e all'amministrazione comunale con tre proiettili usati per la caccia.
Oggi, a qualche mese dalle elezioni, torna a galla il legame tra il Comune di Popoli e l’Aca. Lo scorso anno arrivò una sentenza favorevole al Comune che condannava l'Aca a pagare 491mila euro all'amministrazione civica a titolo di canoni annuali per la captazione dell’acqua del fiume Giardino, relativi alle annualità dal 2007 al 2011, oltre a riconoscere il canone di 206mila euro per le successive annualità.
L'Aca impugnò il ricorse in appello, oggi ancora in via di definizione e una prossima udienza sarebbe stata fissata per il 19 aprile. L' Aca propose all’amministrazione municipale anche un accordo per chiudere la vicenda, ma l’ente non volle sottoscriverlo ritenendolo penalizzante . A Popoli c'è risentimento nei confronto dell’Aca per via della soppressione dello sportello per il pubblico. Ora i cittadini sono costretti a recarsi a Scafa, sede ritenuta inadeguata visto che l’Aca fattura in città circa 450mila euro l'anno. Nella mattinata di ieri il sindaco Galli ha fatto coprire le scritte ingiuriose lasciate sui muri e ha denunciato i fatti al comando dei carabinieri.
Walter Teti
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