In tre mesi 10mila euro di interessi: arrestato per usura a Pescara
Gianni Aprea, 60 anni di Macerata, è accusato di aver approfittato di difficoltà economiche in cui versava una nota attività commerciale della città
PESCARA. I Carabinieri di Pescara hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Gianni Aprea, sessantenne maceratese accusato di usura, su ordine del gip del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea. Le indagini condotte dallo scorso autunno hanno accertato che l’uomo, approfittando di difficoltà economiche in cui versava una nota attività commerciale della città, ha prestato 70 mila euro, pretendendo a garanzia assegni bancari e postali di pari valore al denaro prestato e il 10% di quote societarie dell’attività per un valore di circa 100 mila euro.
La vittima, in solo tre mesi, è stata costretta a versare oltre 10 mila per i soli interessi maturati, senza intaccare la somma da restituire. I Carabinieri hanno sequestrato numerose matrici di assegni versati, la scrittura privata del patto tra i due, materiale informatico e novemila euro della cui provenienza Aprea non ha saputo dare spiegazioni, visto che non lavora da tempo. Le indagini erano partite dopo che nell’attività commerciale era stata notata la costante presenza di Aprea che si comportava con modi da padrone: atteggiamento che ha insospettito i Carabinieri.
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