Inchiesta Aca, udienza rinviata al 1° aprile 2014
Cominciato il processo che vede imputati l'ex presidente dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), Ezio Di Cristoforo, il responsabile dell'ufficio commerciale dell'Azienda e consigliere provinciale del Pd, Giancarlo Gennari, e il ristoratore Gianfranco D'Orazio. Dopo l’ammissione delle prove, udienza rinviata all’anno prossimo
PESCARA. Cominciato, con l'ammissione delle prove, e subito rinviato al primo aprile 2014, il processo, a Pescara, all'ex presidente dell'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca), Ezio Di Cristoforo, al responsabile dell'ufficio commerciale dell'Azienda e consigliere provinciale del Pd, Giancarlo Gennari, e al ristoratore Gianfranco D'Orazio. L'accusa è abuso d'ufficio in relazione a presunte agevolazioni e presunti sgravi sulle bollette a cittadini e ditte che in realtà non avrebbero dovuto beneficiarne. In alcuni casi, secondo l'accusa, sarebbero stati effettuati storni con la motivazione di malfunzionamento degli impianti o di supposte perdite delle reti idriche.
Nell'inchiesta, coordinata dal Pm Gennaro Varone, erano coinvolte inizialmente undici persone. In sei - tra cui il direttore generale dell'Aca Bartolomeo Di Giovanni e l'ex assessore del Comune di Pescara Riccardo Padovano - sono stati prosciolti. Altri due, che hanno optato per il rito abbreviato, sono stati assolti dal Gup: si tratta di Carlo Fidanza, 54 anni, residente a Montesilvano ( Pescara) e Vittorio Sulpizio, 58 anni, residente a Chieti, per entrambi l'assoluzione era stata chiesta dallo stesso Varone.
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