L’Abruzzo ha sete: acqua razionata in molti comuni Invia le tue segnalazioni / La mappa dei tweet
Interruzioni notturne nel Chietino e Pescarese. Autobotti per il carcere di Vasto. Silvi va in procura
PESCARA. Bottiglie, secchi, damigiane, appunti con gli orari delle interruzioni, mappa dei fontanili, lettere, petizioni e carte bollate pronte a partire. Il Ferragosto degli abruzzesi è anche questo. Nella regione più verde e montuosa del centrosud, con la neve appena svanita dalle cime più alte, l’acqua non è più un bene disponibile per tutti. La ragione? La mancanza di investimenti che non ha permesso di adeguare una rete vecchia e malridotta all’aumento di domanda di acqua.
E dai territori arrivano notizie poco tranquillizzanti.
In provincia di Pescara da anni non si registrava un’estate così difficile. A giugno e luglio i rubinetti della città e dell'intero Pescarese hanno registrato una pressione molto bassa e per tanti giorni l'acqua è mancata. Il motivo, come spiega l'Aca, l’Azienda comprensoriale acquedottistica, sono la scarsa presenza di acqua nei serbatoi (nonostante le abbondanti nevicate dello scorso febbraio) e le improvvise rotture alle rete di distribuzione, come avvenuto qualche settimana fa con la riparazione in viale Pindaro, che ha fatto mancare l'acqua dai rubinetti a gran parte del quartiere Porta Nuova.
Nuovi disagi in tutta la provincia anche domani dalle 9 alle 14 a causa di un intervento straordinario per il collegamento della nuova condotta di raddoppio dell'Acquedotto Tirino nel comune di Bussi alla rete dell'Acquedotto Giardino.
A Pescara l'erogazione verrà chiusa dalle 9 alle 14 nel quartiere di Fontanelle, nel resto della città ci sarà una riduzione della pressione nella stessa fascia oraria, che avrà effetti soprattutto ai Colli.
A Montesilvano Colli e in contrada Macchiano rubinetti chiusi dalle 9 alle 12 e pressione bassa dalle 9 alle 17 in centro e sulla Vestina. Mancherà l'acqua dalle 9 alle 14 nei comuni di Alanno, Castiglione a Casauria, Cepagatti, Manoppello, Rosciano, Scafa, Tocco da Casauria, Torre de' Passeri. Ma fino al 19 agosto questi stessi comuni subiranno periodiche interruzioni notturne per permettere il riempimento dei serbatoi (vedi tabella).
A Lanciano continuano le interruzione dell’acqua, da parte della Sasi, soprattutto di sera in alcuni quartieri, come Santa Rita che conta circa 8mila abitanti,e nelle contrade.
La situazione è difficile in particolare nelle contrade a sud della città, dove da mesi l’acqua arriva a singhiozzo. Da giugno poi il problema si è acuito, visto che la Sasi ha lasciato i rubinetti a secco, senza preavviso, fin alle 14 del pomeriggio.
Problemi che hanno spinto ben 830 cittadini di Villa Elce, Villa Andreoli, Fontanelle, Rizzacorno, Sant’Onofrio, Villa Pasquini, Iconicella e di Santa Rita, anche se i problemi sono stati segnalati anche a Nasuti,Marcianese, Re di Coppe e Colle Pizzuto, a firmare una petizione portata avanti dall’associazione Culturale la Nostra Valle, inviata al sindaco Mario Pupillo e al presidente della Sasi, Domenico Scutti, per porre fine alle interruzioni. I cittadini vogliono la riparazione, il completamento e il miglioramento della rete idrica e fognaria del Comune, la ricontrattazione delle tariffe, il controllo cautelativo delle caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua di rubinetto. Hanno anche chiesto le dimissioni del Cda Sasi per incapacità gestionale.
Il sindaco si è impegnato, assieme alla giunta a convocare in settimana il cda della Sasi per conoscere i motivi reali delle interruzioni del servizio. Scutti da parte sua risponde che «nonostante l’estrema difficoltà causata dall’arsura e dalla siccità che dura da due mesi, la società garantisce il servizio» e che «la situazione idrica non è così critica a Lanciano, dove anzi è migliorata rispetto agli altri anni». Per ora le chiusure serali continuano ( dalle 22 alle 7).
A Vasto il Trigno è a secco e il Sinello non sta meglio. Soprattutto le contrade cominciano a soffrire la sete. Da ieri e almeno per altri venti giorni i vigili del fuoco riforniranno il carcere di Torre Sinello con una autobotte al giorno. Per il momento l'ospedale San Pio è riuscito a far fronte all'emergenza con le proprie risorse idriche. In provincia di Teramo i maggiori disagi si avvertono nelle zone poste in alto, a causa della scarsa pressione nelle tubature. D'altronde la portata delle maggiori sorgenti che approvvigionano l'acquedotto, quelle sulla catena del Gran Sasso (fra cui quella del Traforo e il Vacelliere) è al minimo.
Passando ad un altro acquedotto, quello di Pescara, la carenza idrica che affligge Silvi ormai da un mese, arriva in procura. L'altroieri il vicesindaco di Silvi, Enrico Marini, ha inviato alla procura un esposto sull'emergenza idrica nel comprensorio silvarolo.
(Hanno collaborato Teresa
Di Rocco e Paola Calvano)
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