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L'altra faccia dell'Ironman: record di malori a Pescara
Soccorsi 150 atleti: infarti, disidratazione, crampi ed escoriazioni dopo le cadute in bici. Tre ricoverati in ospedale
PESCARA. Crampi, disidratazione ed escoriazioni ma anche due persone che hanno avuto un infarto e un’altra soccorsa per un’embolia polmonare.
La quinta edizione dell’Ironman 70.3 ha costretto 118 e volontari agli straordinari facendo segnare il record di malori: complessivamente oltre 150 sono state le persone sottoposte a visite accanto ai casi più gravi, a due persone che hanno avuto un infarto e a una donna che è caduta durante la gara di bicicletta lussandosi una spalla e, in seguito, è stata soccorsa per un’embolia.
Record di malori. Erano circa 200 tra 118 e volontari ad aver sostenuto la manifestazione che abbina nuoto, bicicletta e corsa. Solo che quest’anno sono stati davvero in tanti ad essere soccorsi e, complessivamente, quasi tutti in un fascia di età che va dai quaranta ai cinquant’anni.
Accanto alla Nave di Cascella e in un altro punto nei pressi della manifestazione sportiva è stata posiziona una doppia postazione medica con due rianimatori, quattro medici dell’emergenza del 118, un coordinatore infermieristico, due autisti soccorritori e una decina di infermieri volontari coordinati da Tullio Spina, direttore del dipartimento del di emergenza, Vincenzo Lupi, responsabile del 118 e Mauro D’Agostino, coordinatore tecnico infermieristico. Ma complessivamente, insieme ai volontari della Croce Rossa e della Misericordia, sul percorso della manifestazione c’erano almeno 200 persone che, in caso di malore, sono state pronte a intervenire.
Sono stati tre i codici rossi, ovvero due infarti e un’embolia polmonare che quindi sono stati ricoverati in terapia intensiva cardiologica.
È stato quindi pesante il bilancio della quinta edizione consecutiva a Pescara dell'IronMan 70.3 Italy.
Oltre ai tre casi più gravi, che hanno riguardato due uomini e una donna, il 118 e la Croce Rossa hanno effettuato in totale 150 soccorsi soprattutto per escoriazioni in seguito a cadute dalle biciclette ma anche per crampi e disidratazione a causa del caldo. E’ stata infatti la bicicletta la gara che ha messo più a dura prova gli atleti.
Una donna è stata colpita da un'embolia polmonare massiva ed è caduta mentre era in sella alla bici e cadendo si è anche lussata una spalla. Nessuno dei tre sarebbe in pericolo di vita, ma si tratta di patologie che vanno seguite nel tempo.
Multe e auto rimosse. Sono stati invece abbastanza ligi gli automobilisti perché la polizia municipale, durante la giornata di ieri, ha elevato una sessantina di multe non tutte collegate alla manifestazione sportiva e ha rimosso 16 automobili di cui 14 parcheggiate lungo il percorso della gara dove, quindi, l’auto non poteva essere parcheggiata.
In particolare, molte auto sono state rimosse in via Nicola Fabrizi e accanto alla sanzione di 42 euro gli automobilisti dovranno pagare anche la rimozione di 98 euro.
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