L'Aquila, l'ex vice presidente Castiglione assolto in appello per “Caligola”
Dichiarata nulla la sentenza di primo grado per tentato abuso nel processo sugli appalti pilotati che ha coinvolto Regione ed Ecosfera
L’AQUILA. L’ex assessore regionale Alfredo Castiglione esce dal processo Caligola dopo la decisione della Corte d’Appello dell’Aquila che ha annullato con sentenza emessa nella camera di consiglio del 28 settembre scorso la sentenza impugnata il 14 aprile 2014 del Gup del tribunale dell’Aquila con il quale Alfredo Castiglione, ex vicepresidente della giunta regionale d’Abruzzo ed assessore alle Attività produttive, imputato con altri del reato di associazione per delinquere nel processo Caligola (una vicenda che ha coinvolto la società Ecosfera e la Regione su presunte assunzioni clientelari in cambio di appalti "pilotati" con fondi europei), è stato assolto con rito abbreviato da tale reato, ma condannato alla pena di sei mesi di reclusione per il diverso reato di tentato abuso d’ufficio, mai contestato allo stesso Castiglione.
Contro la sentenza di condanna, l’ex assessore, tramite il suo difensore Dante Angiolelli, aveva proposto appello, celebrato appunto il 28 settembre scorso. Nel corso del processo, spiega il legale, «il procuratore generale aderendo ai motivi di gravame e alla tesi difensive dell’appellante, ha concluso la sua requisitoria chiedendo l’assoluzione dell’imputato per insussistenza del fatto». La Corte, ha invece dichiarato la nullità della sentenza stessa e con essa della condanna, disponendo la trasmissione degli atti al procuratore della repubblica, riservando il deposito delle motivazioni entro il 31 ottobre.
Castiglione, pur attendendo di conoscere le motivazioni, si riserva fin d’ora, aggiunge l’avvocato Angiolelli, «ogni opportuna iniziativa legale e giudiziaria in relazione a gravissimi danni patrimoniali ed extra patrimoniali subiti per effetto di detta ingiusta e illegittima condanna, che ha tra l’altro determinato o contribuito a determinare la mancata rielezione dello stesso Castiglione quale consigliere regionale, con tutte le connesse conseguenze di ordine personale, professionale, morale ed economico».
Contro la sentenza di condanna, l’ex assessore, tramite il suo difensore Dante Angiolelli, aveva proposto appello, celebrato appunto il 28 settembre scorso. Nel corso del processo, spiega il legale, «il procuratore generale aderendo ai motivi di gravame e alla tesi difensive dell’appellante, ha concluso la sua requisitoria chiedendo l’assoluzione dell’imputato per insussistenza del fatto». La Corte, ha invece dichiarato la nullità della sentenza stessa e con essa della condanna, disponendo la trasmissione degli atti al procuratore della repubblica, riservando il deposito delle motivazioni entro il 31 ottobre.
Castiglione, pur attendendo di conoscere le motivazioni, si riserva fin d’ora, aggiunge l’avvocato Angiolelli, «ogni opportuna iniziativa legale e giudiziaria in relazione a gravissimi danni patrimoniali ed extra patrimoniali subiti per effetto di detta ingiusta e illegittima condanna, che ha tra l’altro determinato o contribuito a determinare la mancata rielezione dello stesso Castiglione quale consigliere regionale, con tutte le connesse conseguenze di ordine personale, professionale, morale ed economico».