L’Asl non paga i parcheggi e il Comune se li riprende

Il multipiano accanto al pronto soccorso torna nelle mani dell’ente L’azienda sanitaria ha un debito di 369 mila euro, ma il servizio non si ferma

PESCARA. Il Comune si riprende i parcheggi a pagamento dell’ospedale civile, quelli che si trovano nell’autosilos accanto al pronto soccorso dell’ospedale. La Asl non potrà più gestirli, almeno fino a quando non avrà estinto il suo debito nei confronti dell’ente, pari a 369mila euro. Debito accumulato nel corso degli anni per il mancato pagamento degli affitti. La struttura, realizzata negli anni Novanta, è di proprietà del Comune che l’ha affidata in gestione onerosa all’azienda sanitaria. Ma quest’ultima si sarebbe dimenticata di pagare.

Da qui la decisione di riacquisire il silos sviluppato su due piani e di affidare gli oltre 200 posti auto a pagamento a Pescara parcheggi, la società dell’ente con i conti in profondo rosso. Resta in concessione gratuita all’ospedale civile solo l’eliporto utilizzato per i soccorsi.

«Per gli utenti non ci saranno traumi», ha assicurato l’assessore al traffico Berardino Fiorilli, «l’attuale gestione continuerà ancora per qualche giorno, in attesa che Pescara parcheggi organizzi servizio, orari e tariffe. Non ci saranno problemi, soprattutto, con il servizio di eliambulanza che, essendo di primario pubblico interesse, proseguirà senza interruzione».

La vicenda parte addirittura dal 1996, quando è stata approvata la prima convenzione per affidare in comodato d’uso totalmente gratuito alla Asl mille metri quadrati del piano terra dell’autosilos. La convenzione è stata poi modificata nel 1999 e nel 2000 e la concessione delle superfici coperte e scoperte dell’eliporto per nove anni, con i parcheggi a pagamento, è diventata onerosa con un canone annuo da pagare in quattro rate trimestrali di 48 milioni di vecchie lire, fino al 2009 cioè alla data di scadenza del contratto. «Nei mesi scorsi», ha spiegato Fiorilli, «rivedendo le convenzioni in essere, ci siamo resi conto che quel contratto era scaduto da quattro anni e che la Asl, a tutt’oggi, non ha mai corrisposto alcun canone al Comune, con un debito calcolato in 369mila euro».

«Dopo diversi solleciti e verifiche», ha aggiunto l’assessore, «lo scorso luglio, la Asl ha addirittura rivendicato la proprietà dell’immobile, invocando la legge 146 del 1996. Ma la norma non è applicabile perché la struttura è stata realizzata direttamente dal Comune senza alcun vincolo di destinazione alla Asl. Inoltre, la Regione non ha mai emanato alcun provvedimento per disporre un eventuale trasferimento dell’immobile alla Asl».

Così, l’amministrazione comunale ha avviato le pratiche per riprendersi la struttura, lasciando in concessione gratuita per altri nove anni l’eliporto e fino a marzo 2016 il piano terra dell’autosilos. Torneranno nelle mani del Comune i due piani del parcheggio, i locali tecnici, gli uffici, le scale e l’area pertinenziale».

Intanto, la giunta ha già dato mandato all’ufficio legale del Comune di procedere al recupero delle somme di affitto mai pagate dalla Asl.(cr.pe.)

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