L’ateneo alla Stella Maris, si parte Via alla gara d’appalto per i lavori 

Il progetto per l’ex colonia prende forma: l’apertura del cantiere da 1,4 milioni all’inizio del 2025 La struttura ospiterà sale espositive, aule per corsi, master e seminari e foresteria per gli studenti

MONTESILVANO. A settembre la gara d’appalto; entro la fine dell’anno, o al massimo entro l’inizio del 2025, l’avvio dei lavori; nel 2026 l’inaugurazione. È questo il cronoprogramma che porterà alla rinascita della Stella Maris, l’ex colonia fascista che si affaccia sul mare di Montesilvano ormai chiusa da oltre vent’anni. A darne notizia è il sindaco Ottavio De Martinis a seguito dell’ultimo colloquio con il rettore dell’università d’Annunzio di Chieti Pescara, Liborio Stuppia, istituzione che alla fine del 2023 ha ottenuto la gestione della struttura in comodato d’uso dalla Provincia di Pescara. «C’è grande soddisfazione», dice il sindaco, «per un iter che si sta per chiudere, passando da un aspetto burocratico a uno concreto che vedrà finalmente la struttura a noi tanto cara riprendere vita. Contiamo nel 2026 di inaugurare la Stella Maris per regalare al nostro territorio una struttura importantissima, non solo da un punto di vista scolastico e culturale, ma anche turistico».
La gara d’appalto da 1,4 milioni di euro consentirà all’ateneo abruzzese di realizzare una serie di interventi utili per rimettere in funzione l’edificio a forma di aeroplano. Si va dalla tinteggiatura degli ambienti esterni e interni, passando per la realizzazione dei bagni, l’installazione degli impianti e il completamento dell’adeguamento sismico della struttura, necessario per ospitare le attività dei ricercatori e le visite del pubblico.
La Stella Maris, una volta terminata, ospiterà una serie di attività: il piano terra sarà destinato all’accoglienza e alla caffetteria; il primo piano ospiterà alcune sale espositive e delle aule per corsi, master e seminari; il secondo piano conserverà la vocazione di ospitalità con uffici, sala relax, foresteria per studenti e foresteria per docenti esterni. Le terrazze e gli spazi aperti, invece, sono concepiti come estensione degli ambienti interni, offrendo opportunità per attività all’aperto e momenti di relax. La copertura dell’edificio sarà trasformata in un ampio spazio polifunzionale che potrà ospitare eventi e attività culturali, diventando un punto d’incontro per la comunità. Per l’area esterna, sarà preservato sia il parcheggio pubblico che quello privato e saranno realizzati percorsi pedonali.
Il sindaco di Montesilvano coglie l’occasione per replicare alle polemiche dei residenti che speravano di vedere la rinascita della Stella Maris in tempi più brevi: «Tutti gli interventi hanno un iter, che nel caso della Stella Maris, essendo un edificio storico con dei vincoli, è ancora più complesso. Oggi finalmente c’è tutto e mi auguro che la gente comprenda quanto in realtà intervenire su un edificio del genere non sia come intervenire su un’abitazione privata, motivo per il quale la soddisfazione per il nostro aeroplanino che tornerà a volare è ancora maggiore. Così come», conclude, «sono soddisfatto perché è stata trovata un’ottima destinazione e perché c’è grande collaborazione con l’università».