CORONAVIRUS / ABRUZZO
L’Azienda dell'acqua: stop agli sprechi, rischio razionamento tra un mese
Poche piogge e troppi lavaggi per il Covid, l'allarme dell'Aca in 61 comuni del Pescarese, nel Chietino e nel Teramano: «Limitate i consumi in casa o chiuderemo i serbatoi» . Ecco i consigli e attenti alle false fatture
PESCARA. Attenti a non sprecare l’acqua, altrimenti l’Aca tra un mese chiude i serbatoi. In una prima fase, di notte. Il rischio, altissimo, è che al massimo a maggio, l’Aca sia costretta a razionalizzare il flusso idrico nei 61 Comuni (42 nel Pescarese, 12 nel Teatino e 7 nel Teramano) di competenza, per far fronte alla carenza di acqua causata dall’assenza di precipitazioni e dall’elevato consumo degli utenti chiusi in casa per colpa del coronavirus. Non solo: se entrambe le emergenze dovessero protrarsi, diventa più che plausibile l’ipotesi di un’estate a secco.
A lanciare l’allarme è l’ingegner Lorenzo Livello, direttore tecnico dell’Azienda comprensoriale acquedottistica, che si occupa della gestione idrica di 61 Comuni e che sta inviando una informativa ai sindaci per spingere le comunità a fare un uso consapevole delle risorse idriche, che non sono illimitate, considerati anche gli sprechi derivanti dalle condotte colabrodo per le quali l’Aca ha ipotizzato un investimento di 150 milioni di euro «ma da anni dalla Regione non abbiamo risposte» rivela il tecnico Aca.
«Considerata la particolare emergenza che ci troviamo ad affrontare per la pandemia da Covid 19», spiega l’ingegnere Aca, «è stato deciso di non interrompere l'erogazione di acqua potabile e del servizio di depurazione alle persone che non riescono a pagare le bollette perché lavarsi le mani, bere acqua buona e sanificare la casa sono bisogni primari e misure importantissime per difendersi dal Covid 19. È bene ricordare che l'acqua del rubinetto è sana e sicura». In questi giorni a livello nazionale è stato registrato un incremento del 20-30% dell’utilizzo di acqua potabile, consumi che di solito si registrano nel fine settimana. Ma la stagione, per così dire invernale, in realtà una lunga primavera, «è stata caratterizzata da precipitazioni atmosferiche molto scarse e la situazione, in vista dell’estate, è tutt’altro che incoraggiante in quanto le falde hanno poca acqua», sottoilinea Livello. Rischiamo il ripetersi di circostanze emergenziali come quelle del 2007 col disastro di Bussi e con la secca del 2012, se non limitiamo i consumi». Il consiglio agli utenti, è, quindi, «un più corretto e razionale utilizzo dell’acqua, limitatamente agli usi igienici e potabili».
Attualmente «non siamo in emergenza, ma di questo passo, a maggio saremmo costretti a chiudere i serbatoi tra le 22 e le 6 del mattino e razionalizzare il flusso». In numeri, il consumo medio giornaliero pro capite «dovrebbe essere di 250 litri a individuo, che invece arriva a 750 litri se la famiglia è di tre persone. Il fabbisogno medio estivo è di 3500 litri al secondo, ma in proiezione rischiamo di rimanere sotto di 300 litri al secondo».
I CONSIGLI. Dunque, come correre ai ripari in tempo? Ecco gli utilissimi consigli dell’Aca, rintracciabili anche sul sito aziendale aca.pescara.it: chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o durante la rasatura, azioni durante le quali lasciamo scorrere molta acqua. L’accortezza di chiudere di bloccare continuamente il flusso permette di risparmiare 6 litri d’acqua al minuto; ridurre i tempi della doccia per la quale sono necessari 20 litri d’acqua a fronte di un bagno per cui ne occorrono 150; meglio lasciare le verdure a mollo e poi risciacquarle piuttosto che lavarle sotto l’acqua corrente: il risparmio per una famiglia di tre persone è di 4500 litri all’anno; lavatrice e lavastoviglie meglio utilizzarle a pieno carico e dopo le 18, il risparmio è stato calcolato in 8200 litri l’anno. Inoltre, stop al vizietto di innaffiare l’orto e lavare la macchina con l’acqua potabile. I fiori e le piante, secondo l’Aca, si possono innaffiare con l’acqua delle verdure per un risparmio di 6000 litri l’anno. Scongelare gli alimenti sotto l’acqua comporta uno spreco di 6 litri al minuto e utilizzare l’acqua del deumidificatore per il ferro da stiro.
Infine, l’Aca mette in guardia dalle truffe e invita gli utenti a non aprire la mail aca.pescara@imbalplast.com con la quale vengono comunicati falsi invii di emissione fatture.