L’Europa scopre i vini Colline Teramane
Dalla Germania, l’Inghilterra e l’Olanda a Mosciano Sant’Angelo: i giornalisti ospiti per tre giorni del Consorzio di tutela
Un itinerario di alcuni giorni condito da panorami unici fra Gran Sasso e Adriatico, vini di pregio e prodotti tipici teramani dedicato alla stampa estera che ha condiviso un giudizio di eccellenza sulla piccola realtà produttiva riunita intorno alla docg Colline Teramane. Borgo Spoltino, la country house immersa nella campagna di Mosciano Sant'Angelo, è stata la scena di benvenuto per gli ospiti dell'incoming promosso dal Consorzio Colline Teramane fra il 16 e il 18 giugno scorso, giornalisti stranieri, importanti firme del mondo del vino, protagonisti di una tre giorni fra le bellezze e le bontà della provincia teramana: l'Abbazia di Santa Maria di Propezzano e la chiesa di San Pietro ad Spoltinum, il porto di Giulianova con i suoi pescatori e le tecniche di piccola pesca rispettose dell’ambiente, la visita ad alcune realtà produttive socie del Consorzio - Illuminati di Controguerra, Strappelli ed Emidio Pepe di Torano Nuovo, Orlandi Contucci Ponno di Roseto degli Abruzzi, Cerulli Spinozzi di Canzano, Fattoria Nicodemi di Notaresco - tutte tappe che hanno conquistato i winewriters europei, rimasti affascinati in questo weekend fra vini e paesaggio, fra le etichette distinte dalle Docg Colline Teramane Montepulciano d'Abruzzo e Riserva, dalle Doc Controguerra e dalle Igt Colli Aprutini (in foto quattro esempi), e il territorio a cui sono strettamente legate.
«Nelle Colline Teramane ho percepito una grande dinamicità, tanta voglia di fare, e di fare bene per conquistare il consumatore di domani con vini moderni ed eleganti», commenta Veronika Crecelius della rivista tedesca Weinwirtschaft, una delle giornaliste accreditate assieme ad altri importanti colleghi provenienti da Germania, Inghilterra e Olanda, come Susan Hulme (Decanter), Ursula Heinzelmann (Slow Food e Vinum), Daniela Denjega (Wine Pur), René Van Heusden (Wijnpers), Christine Austin (Yorkshire Post), Darren Smith (Drinks Business, The Buyer, World Travel Guide, Germanwings) e Michèle Shah, lead partner del gruppo. In particolare i giornalisti si sono soffermati sul racconto delle singole produzioni teramane attraverso banchi d'assaggio dedicati a ciascun produttore - oltre ai già citati anche Abbazia di Propezzano, Anfra, Ausonia, Barone Cornacchia, Barba, Farnese Vini, Cantina Colonnella, Centorame, Masciarelli, Cordoni, Cioti, De Antoniis, De Angelis Corvi, Faraone, Lepore, Monti, Montori, San Lorenzo, Tenuta Terraviva, Vaddinelli, Valori, Vini La Quercia, Tenute Barone di Valforte - viticoltori, fra aziende storiche e realtà più giovani, che hanno avuto modo di presentare le proprie etichette e la peculiarità della propria zona.
«Uno degli aspetti più belli è stato vedere un gruppo di vignaioli coeso e solidale, pronto ad ascoltare e imparare confrontandosi, grazie anche ad una apertura mentale di una nuova generazione» sottolinea ancora Veronika Crecelius che si è soffermata particolarmente sull'unicità del drappello dei produttori teramani. «Mi auguro infatti che la loro lungimiranza sarà premiata, perché non bisogna assecondare tutto ciò che richiede il mercato ma solo quello che si sente di poter fare per raggiungere l’eccellenza. Una realtà piccola come Colline Teramane deve e può continuare a puntare solo sull'alta qualità».
«Nelle Colline Teramane ho percepito una grande dinamicità, tanta voglia di fare, e di fare bene per conquistare il consumatore di domani con vini moderni ed eleganti», commenta Veronika Crecelius della rivista tedesca Weinwirtschaft, una delle giornaliste accreditate assieme ad altri importanti colleghi provenienti da Germania, Inghilterra e Olanda, come Susan Hulme (Decanter), Ursula Heinzelmann (Slow Food e Vinum), Daniela Denjega (Wine Pur), René Van Heusden (Wijnpers), Christine Austin (Yorkshire Post), Darren Smith (Drinks Business, The Buyer, World Travel Guide, Germanwings) e Michèle Shah, lead partner del gruppo. In particolare i giornalisti si sono soffermati sul racconto delle singole produzioni teramane attraverso banchi d'assaggio dedicati a ciascun produttore - oltre ai già citati anche Abbazia di Propezzano, Anfra, Ausonia, Barone Cornacchia, Barba, Farnese Vini, Cantina Colonnella, Centorame, Masciarelli, Cordoni, Cioti, De Antoniis, De Angelis Corvi, Faraone, Lepore, Monti, Montori, San Lorenzo, Tenuta Terraviva, Vaddinelli, Valori, Vini La Quercia, Tenute Barone di Valforte - viticoltori, fra aziende storiche e realtà più giovani, che hanno avuto modo di presentare le proprie etichette e la peculiarità della propria zona.
«Uno degli aspetti più belli è stato vedere un gruppo di vignaioli coeso e solidale, pronto ad ascoltare e imparare confrontandosi, grazie anche ad una apertura mentale di una nuova generazione» sottolinea ancora Veronika Crecelius che si è soffermata particolarmente sull'unicità del drappello dei produttori teramani. «Mi auguro infatti che la loro lungimiranza sarà premiata, perché non bisogna assecondare tutto ciò che richiede il mercato ma solo quello che si sente di poter fare per raggiungere l’eccellenza. Una realtà piccola come Colline Teramane deve e può continuare a puntare solo sull'alta qualità».