«L’inquinamento del fiume arriva da fuori»
Il vice sindaco scrive al prefetto: «Colibatteri da record anche in mare, più controlli sugli scarichi»
PESCARA. Le ultime analisi dell’Arta sul fiume Pescara e sul mare, condotte in base alla convenzione firmata ad ottobre con Comune e Capitaneria di porto, sono un disastro. I colibatteri hanno raggiunto valori da record in tutti i punti controllati. E ieri il vice sindaco Enzo Del Vecchio, dopo aver visionato i dati, ha deciso di scrivere una lettera al vicario del prefetto Paola Iaci per sollecitare un potenziamento dei controlli per accertare la presenza di scarichi abusivi.
I sospetti del vice sindaco, già evidenziati in più di un’occasione, si concentrano sugli altri Comuni che si affacciano sul fiume. Eventuali scarichi abusivi al di fuori di Pescara potrebbero essere la causa del maggiore inquinamento del corso d’acqua e, di conseguenza, del litorale del capoluogo adriatico.
La situazione del fiume e del mare è, del resto, in continuo peggioramento. Nei prelievi effettuati dall’Arta il 18 novembre scorso sono emersi i seguenti valori. Partiamo dal fiume. A cento metri a monte dello scarico del depuratore, cioè nel punto di ingresso alla città del corso d’acqua, sono state rilevate ben 14.000 unità di escherichia coli e 3.200 di enterococchi. A cento metri a valle del ponte del Mare, quindi alla foce, sono state registrate 12.000 unità di escherichia coli e 4.100 di enterococchi. I valori degli escherichia, quindi, sono più alti all’ingresso del fiume in città, rispetto alla foce e questo fa sorgere il dubbio che la maggior parte dell’inquinamento provenga da fuori. Valori altissimi anche nel mare. All’altezza di via Balilla sono state rilevate 3.873 unità di escherichia coli, contro il limite di 500 stabilito dalla legge per la sicurezza dei bagnanti; e 1.800 unità di enterococchi, contro il tetto da non superare di 200. All’altezza di via Mazzini, dati ancora più alti: 4.352 unità di escherichia coli e 1.800 di enterococchi. Ma i valori più alti sono stati registrati, per la prima volta, nella zona del teatro D’Annunzio: 5.794 unità di escherichia coli e 3.100 di enterococchi.
Da qui la decisione di Del Vecchio di scrivere una lettera al vicario del prefetto e, per conoscenza, al questore, presidente della Regione e ai comandanti della Capitaneria, del Roan, del Noe, della Forestale e al presidente della Provincia. «All’esito delle prime tre campagne di campionamento e analisi», ha scritto il vice sindaco, «appare di assoluta chiarezza di come l’elemento che genera e trasporta il fattore inquinante debba essere individuato nel fiume e in particolare nella parte in cui lo stesso fiume si addentra a Pescara». «Allo stato», ha proseguito, «assume priorità una nuova e più complessa attività di indagine che ha bisogno di un coordinamento e di un coinvolgimento di tutti gli organi dello Stato». (a.ben.)
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