L’ultimo saluto dell’Abruzzo a Creati

Anche i rappresentanti istituzionali della Regione ai funerali del letterato che ideò e promosse il Premio Penne

MONTESILVANO. Si sono celebrati ieri nella parrocchia di Santa Maria Madre della Chiesa a Montesilvano i funerali di Igino Creati, l’ideatore e organizzatore del premio internazionale di narrativa e poesia Città di Penne-Mosca. Intellettuale eclettico e dinamico, Creati aveva condotto il prestigioso concorso alle soglie della sua 35ª edizione, ma un male incurabile lo ha stroncato due giorni fa, all’età di 67 anni. Alla cerimonia funebre hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, oltre a tanti esponenti del panorama culturale locale e nazionale con i quali egli aveva collaborato nelle diverse edizioni del Premio, come Nicoletta Di Gregorio titolare della casa editrice Tracce. Creati, originario di Arsita, dove è stato sepolto dopo la cerimonia funebre , ha dedicato la sua vita alla cultura, allo studio della letteratura, di cui era profondo conoscitore e insegnante; è stato infatti docente di italiano e storia negli istituti superiori pennesi fino alla pensione. I suoi meriti gli valsero nel 2010 l’investitura a cittadino onorario di Penne da parte dell’allora sindaco Donato Di Marcoberardino. Ed è per questo motivo che ieri alle esequie erano presenti l’attuale primo cittadino di Penne Rocco D’Alfonso, con il gonfalone civico bardato a lutto, e due ex sindaci, Di Marcoberardino e Paolo Fornarola. A porgere l’estremo saluto in rappresentanza della provincia di Pescara c’era il consigliere Camillo Savini, suo ex alunno, mentre per la Regione Abruzzo l’assessore Carlo Masci e il consigliere Riccardo Chiavaroli, fautore, insieme al presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, della recente legge speciale che ha istituzionalizzato il Premio Città di Penne-Mosca, riconoscendone l’alto valore culturale e di promozione della migliore immagine di Penne e dell’Abruzzo in Italia e nel mondo. Prima della partenza del feretro per il cimitero di Arsita, sul sagrato della chiesa, sono stati letti dei messaggi in sua memoria, tra i quali quello commosso e toccante di una sua ex alunna, Clara Giovanetti, che ha sottolineato la grande passione di Creati per il suo magistero e per la letteratura. «Di lui», racconta l’amministratrice del Premio Giulia Buccella, sua stretta collaboratrice da 15 anni, «rimarrà per sempre il ricordo di un grande maestro, nel lavoro e nella vita. Ora non possiamo far altro che augurarci che ci abitueremo alla sua assenza, certi che la sua firma lui l’ha lasciata e nessuno potrà mai cancellarla».

Claudia Ficcaglia

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