La Cassazione ridà il cellulare a Quaglieri 

Annullato il decreto di sequestro dello scorso giugno. L’assessore (che si trova a Città del Capo) si dice «soddisfatto e sereno»

TRASACCO. La notizia l’ha appresa a Città del Capo in Sudafrica, dove si trova in vacanza, dal suo avvocato, Carlo Polce. Per scattare foto nel corso del safari che lo attende Mario Quaglieri dovrà utilizzare un altro telefonino. Quello vecchio lo riavrà al suo rientro a Trasacco.
L’assessore regionale al Bilancio e allo Sport, 54 anni tra pochi giorni, il più votato in Abruzzo alle Regionali di marzo ed esponente di Fratelli d’Italia, ha vinto il ricorso in Cassazione. La Suprema Corte ha infatti annullato l’ordinanza impugnata, nonché il decreto del pubblico ministero del 12 giugno scorso, e ha disposto «l’immediata restituzione di quanto in sequestro all’avente diritto». Ovvero lo smartphone e alcuni dispositivi informatici che erano stati portati via al termine delle perquisizioni a Trasacco (abitazione) e ad Avezzano (clinica Di Lorenzo, luogo di lavoro).
Perquisizioni avvenute il 19 giugno nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolto Quaglieri, per i reati di falso e indebita percezione di erogazione pubbliche. Due i provvedimenti al centro dell’inchiesta della Procura aquilana: il primo, del 30 agosto 2023, riguarda il rinnovo dell’accreditamento alla casa di cura privata Di Lorenzo, dove Quaglieri esercita la professione di medico chirurgo; l’altro, del 28 dicembre 2023, con cui l’esecutivo Marsilio ha varato l’assegnazione di budget alta specialità a sette strutture sanitarie private (20 milioni), tra le quali la Di Lorenzo. Per l’accusa Quaglieri ometteva di astenersi nel momento in cui sono stati varati i provvedimenti che hanno riguardato anche la società Nova Salus srl, di cui la Di Lorenzo fa parte, da cui il chirurgo marsicano ha percepito il 95% dei redditi dichiarati durante l’anno 2023.
Lo scorso 11 luglio i giudici del Riesame dell’Aquila avevano respinto la richiesta di dissequestro di telefonino e supporti informatici.
Si è quindi arrivati in Cassazione. Secondo la difesa di Quaglieri, infatti, il provvedimento del pm Marco Maria Cellini è stato emanato «in assenza di qualsiasi indizio di reità a suo carico, essendosi egli sempre dichiarato estraneo a ogni ipotesi accusatoria». Il dissequestro in Cassazione potrebbe aprire nuovi scenari nell’ambito dell’inchiesta. Ma si dovranno attendere le motivazioni dei giudici di Palazzo Spada.
L’avvocato Polce fa sapere di «attendere con soddisfazione il deposito della motivazione della sentenza della Suprema Corte». Quaglieri, dal Sudafrica, dice di «essere sereno, in vacanza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA