PESCARA
La città per tre giorni con lo smog alle stelle
Torna l’incubo delle polveri sottili, sforati i limiti a Porta Nuova. Il Comune pensa a un blocco delle auto più vecchie
PESCARA. La tregua è terminata. Per tutta l’estate la città ha respirato aria pulita e ora, con l’arrivo dell’autunno, l’amministrazione comunale torna in trincea per combattere lo smog. La situazione è precipitata improvvisamente: per tre giorni consecutivi, una delle tre centraline in città dell’Arta che misurano la qualità dell’aria ha segnalato allarme rosso.
Da lunedì a mercoledì scorsi, nella zona di Porta Nuova i valori delle polveri sottili, cioè il famigerato Pm10, sono schizzati alle stelle, anticipando così di qualche mese, rispetto agli anni scorsi, l’emergenza smog. Un allarme che solitamente scatta nel mese di novembre, quando si cominciano ad accendere le caldaie domestiche per il riscaldamento. Lunedì 24, la centralina all’altezza del teatro D’Annunzio ha segnalato 86 microgrammi per metro cubo di Pm10, contro il limite di 50. Il giorno successivo, martedì, sono stati toccati 62 microgrammi e mercoledì 67.
Così, l’amministrazione comunale si trova a dover affrontare il problema prima del tempo. Ieri, l’assessore all’ambiente Simona Di Carlo ha detto che convocherà per oggi una riunione con i tecnici comunali e quelli dell’Arta per studiare le soluzioni da adottare nel breve periodo. «Questi valori così alti sono probabilmente causati da un aumento del traffico per l’apertura delle scuole e dall’assenza di pioggia e vento», ha affermato l’assessore, «vorrei evitare di adottare misure drastiche come, ad esempio, i blocchi totali del traffico. Si potrebbe ricorrere di nuovo alle domeniche ecologiche, o ad interventi su alcune strade più inquinate. Oppure, vietare l’uso delle auto più inquinanti».
Soluzione, quest’ultima, che verrà adottata, a partire da oggi, da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna che hanno sottoscritto un protocollo per combattere lo smog. Nei Comuni con più di 30mila abitanti di queste regioni, verrà limitata la circolazione dei veicoli diesel, di categoria inferiore od uguale a Euro 3, che non potranno essere utilizzati nei giorni feriali dalle 8,30 alle 18,30.
È questa la misura che adotterà anche Pescara? Oggi, forse, dovrebbe arrivare una risposta in tal senso. Quello che è certo è che il capoluogo adriatico si trova a dover combattere ancora una volta da solo l’emergenza smog. Nei giorni scorsi, il consiglio comunale ha approvato lo schema di convenzione per la lotta all’inquinamento che le sei amministrazioni dell’area metropolitana, ossia Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Francavilla, Spoltore e San Giovanni Teatino, avrebbero dovuto sottoscrivere già da tempo per adottare misure comuni. Invece quel documento, per ora, è rimasto lettera morta.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Da lunedì a mercoledì scorsi, nella zona di Porta Nuova i valori delle polveri sottili, cioè il famigerato Pm10, sono schizzati alle stelle, anticipando così di qualche mese, rispetto agli anni scorsi, l’emergenza smog. Un allarme che solitamente scatta nel mese di novembre, quando si cominciano ad accendere le caldaie domestiche per il riscaldamento. Lunedì 24, la centralina all’altezza del teatro D’Annunzio ha segnalato 86 microgrammi per metro cubo di Pm10, contro il limite di 50. Il giorno successivo, martedì, sono stati toccati 62 microgrammi e mercoledì 67.
Così, l’amministrazione comunale si trova a dover affrontare il problema prima del tempo. Ieri, l’assessore all’ambiente Simona Di Carlo ha detto che convocherà per oggi una riunione con i tecnici comunali e quelli dell’Arta per studiare le soluzioni da adottare nel breve periodo. «Questi valori così alti sono probabilmente causati da un aumento del traffico per l’apertura delle scuole e dall’assenza di pioggia e vento», ha affermato l’assessore, «vorrei evitare di adottare misure drastiche come, ad esempio, i blocchi totali del traffico. Si potrebbe ricorrere di nuovo alle domeniche ecologiche, o ad interventi su alcune strade più inquinate. Oppure, vietare l’uso delle auto più inquinanti».
Soluzione, quest’ultima, che verrà adottata, a partire da oggi, da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna che hanno sottoscritto un protocollo per combattere lo smog. Nei Comuni con più di 30mila abitanti di queste regioni, verrà limitata la circolazione dei veicoli diesel, di categoria inferiore od uguale a Euro 3, che non potranno essere utilizzati nei giorni feriali dalle 8,30 alle 18,30.
È questa la misura che adotterà anche Pescara? Oggi, forse, dovrebbe arrivare una risposta in tal senso. Quello che è certo è che il capoluogo adriatico si trova a dover combattere ancora una volta da solo l’emergenza smog. Nei giorni scorsi, il consiglio comunale ha approvato lo schema di convenzione per la lotta all’inquinamento che le sei amministrazioni dell’area metropolitana, ossia Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Francavilla, Spoltore e San Giovanni Teatino, avrebbero dovuto sottoscrivere già da tempo per adottare misure comuni. Invece quel documento, per ora, è rimasto lettera morta.
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