La città si ferma per la processione
Venerdì Santo, in migliaia lungo il percorso dal Sacro Cuore alla cattedrale
PESCARA. Alle sette di sera del Venerdì Santo il centro di Pescara si ferma. Nei negozi aperti restano soltanto le luci accese, perchè la gente si affolla ai lati di corso Umberto per attendere il Cristo morto che varca la soglia della chiesa del Sacro Cuore prima di attraversare le vie della città. Anche ieri la processione del Venerdì Santo, una delle manifestazioni più sentite della città, ha raccolto come ogni anno migliaia di fedeli.
Al termine della funzione presieduta dall'arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, il corteo è pronto a sfilare con i simboli della Passione: la corona di spine, il gallo, la croce, il corpo di Gesù coperto da un lenzuolo bianco e la Madre di Dio. A portarli per le vie del centro sono i gruppi parrocchiali, primi tra tutti i ragazzi dei gruppi Scout assieme alle altre associazioni di volontariato, alla Croce rossa femminile, ai cavalieri del Santo Sepolcro e alle autorità. Tra queste, il sindaco Luigi Albore Mascia: «L'intera città si è ritrovata nella Via Crucis del Venerdì Santo, un momento di profonda commozione. Attraverso i simboli della processione riviviamo la Pasqua della Resurrezione che deve accompagnarci in ogni giorno della nostra vita», afferma il primo cittadino. Assieme a lui, anche il presidente della Provincia Guerino Testa, il prefetto Vincenzo D'Antuono, il questore Paolo Passamonti, il senatore Andrea Pastore, l'onorevole Vittoria D'Incecco, il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, l'assessore regionale al Bilancio Carlo Masci, i consiglieri regionali Nicoletta Verì e Alessandra Petri, gli assessori Elena Seller, Isabella Del Trecco, Vincenzo Serraiocco, Guido Cerolini, Nicola Ricotta, e il vicesindaco Berardino Fiorilli che, con la Misericordia, porta la Croce in processione.
Da corso Umberto a via Nicola Fabrizi, svoltando in via Venezia fino ad arrivare alla cattedrale di San Cetteo, dove viene deposto il corpo di Cristo, il corteo sfila tra le migliaia di fedeli che affollano le strade per lo stesso, commovente, rito.
Al termine della funzione presieduta dall'arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, il corteo è pronto a sfilare con i simboli della Passione: la corona di spine, il gallo, la croce, il corpo di Gesù coperto da un lenzuolo bianco e la Madre di Dio. A portarli per le vie del centro sono i gruppi parrocchiali, primi tra tutti i ragazzi dei gruppi Scout assieme alle altre associazioni di volontariato, alla Croce rossa femminile, ai cavalieri del Santo Sepolcro e alle autorità. Tra queste, il sindaco Luigi Albore Mascia: «L'intera città si è ritrovata nella Via Crucis del Venerdì Santo, un momento di profonda commozione. Attraverso i simboli della processione riviviamo la Pasqua della Resurrezione che deve accompagnarci in ogni giorno della nostra vita», afferma il primo cittadino. Assieme a lui, anche il presidente della Provincia Guerino Testa, il prefetto Vincenzo D'Antuono, il questore Paolo Passamonti, il senatore Andrea Pastore, l'onorevole Vittoria D'Incecco, il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, l'assessore regionale al Bilancio Carlo Masci, i consiglieri regionali Nicoletta Verì e Alessandra Petri, gli assessori Elena Seller, Isabella Del Trecco, Vincenzo Serraiocco, Guido Cerolini, Nicola Ricotta, e il vicesindaco Berardino Fiorilli che, con la Misericordia, porta la Croce in processione.
Da corso Umberto a via Nicola Fabrizi, svoltando in via Venezia fino ad arrivare alla cattedrale di San Cetteo, dove viene deposto il corpo di Cristo, il corteo sfila tra le migliaia di fedeli che affollano le strade per lo stesso, commovente, rito.
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