La Confesercenti: «Imu troppo alta per i commercianti»

Francavilla, il presidente Landolfo al sindaco «La riduca per evitare il dissesto delle imprese»

FRANCAVILLA. Confesercenti contesta le aliquote Imu all’8,6 per mille per le imprese commerciali e turistiche, unitamente all’addizionale Irpef per il 2012 confermata all’8 per cento. «A partire dalle politiche turistiche degli ultimi 15 anni fino ad arrivare alla terribile crisi che stiamo vivendo» precisa in una nota il direttivo locale di Confesercenti, presieduto da Leonardo Landolfo, «le piccole e medie imprese della città stanno vivendo in prima persona difficoltà che spesso diventano insormontabili. Invitiamo il sindaco a fare un passo indietro e, per evitare il dissesto, a valutare la possibilità di attingere fondi da qualche altra parte», perché «le piccole e medie imprese non possono continuare ad essere spremute». Confesercenti ha, invece, apprezzato la disponibilità del sindaco Antonio Luciani manifestata in un recente incontro, a coinvolgere gli imprenditori nelle scelte che riguardano le categoria, dai parcheggi a pagamento agli eventi estivi. Le aliquote Imu sono già state approvate dalla giunta e questa sera verranno portate in consiglio comunale per l’ok definitivo. Per le abitazioni principali è prevista l’applicazione della quota più bassa al 4 per mille, mentre sulle seconde case verrà applicata l’aliquota massima del 10,6 per mille. Stangata anche per uffici e studi privati, negozi e botteghe, laboratori e depositi, alberghi, pensioni e stabilimenti balneari che dovranno pagare l’8,6 per mille. Imu al 2 per mille per i fabbricati rurali ad uso strumentale e del 7,6 per mille per i terreni agricoli. La forze politiche d’opposizione, contestando le scelte di Luciani, hanno già annunciato battaglia sull’Imu a tutela della categorie più deboli. Stefano Di Renzo (Democratici per Francavilla) proporrà un emendamento «che tenga conto, per la prima casa, dei redditi delle famiglie più svantaggiate, come i pensionati e le famiglie monoreddito», ha annunciato nei giorni scorsi. Dalla minoranza di centro destra, Franco Moroni, intende proporre un emendamento per l’esenzione legittima della tassa a tutti i cittadini. «L’Imu è un’imposta sul patrimonio che non tiene conto del reddito e quindi della capacità contributiva di ciascuno» afferma Moroni, «quindi poteva essere modulata e mitigata dall’amministrazione, proprio per renderla conforme al tipo di economia e di necessità». Per Carlo De Felice (Pdl), le aliquote approvate dalla giunta, dimostrerebbero che «non c’è alcuna attenzione verso i cittadini francavillesi, per i quali la seconda casa non è un bene di lusso ma una forma di risparmio. Con grandi sacrifici, molte famiglie hanno acquistato una seconda abitazione, generalmente non più di una, per arrotondare il reddito affittandola stagionalmente a studenti e turisti» rileva De Felice. «Mettendo l’Imu al massimo, si va a disincentivare l’affitto stagionale. Se diminuiscono le case da affittare ai vacanzieri il mercato si bloccherà a discapito dell’economia turistica». Roberto Angelucci, invece, si è espresso criticamente sull’aliquota dell’8,6 per mille a carico dell’aziende, «che per stare in regola devono già sopportare un carico pesantissimo». Fra le interrogazioni all’ordine del giorno, ce n’è una proposta da Angelucci per rilanciare l’immagine del liceo scientifico Volta.

Giuseppina Gherardi

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