<strong>Francavilla.</strong> La crisi in Comune: l’opposizione smentisce le trattative segrete

La Federazione piace a Di Quinzio «Lavorerò con chi mi apprezza»

FRANCAVILLA. Il sindaco Nicolino Di Quinzio plaude alla neo Federazione fondata da Forza Francavilla, Udc e Il Salvagente a sostegno del suo programma. Nel frattempo si fa duro lo scontro con l'opposizione sul fronte della crisi politico-amministrativa, a seguito degli attacchi sferrati da Di Quinzio dopo le mozioni di sfiducia presentate da Idv e Pdl.

«Sono contento di questa Federazione di gruppi moderati. Finalmente ho delle persone di cui fidarmi», afferma Di Quinzio, «soprattutto considerando che ho iniziato il mandato con la metà del mio partito (Pd) in lutto, perché avevo vinto le elezioni e il gruppo di Vincenzo Di Lorenzo era entrato in giunta con il mal di pancia. Qualunque sia l'esito futuro delle vicende amministrative, mi fa piacere avere accanto persone che riconoscono le mie capacità. Non ho preclusioni di tipo ideologico e personale e apprezzo chi lavora per Francavilla, perché non mi interessa occupare la poltrona, ma realizzare il programma». 

Dall'opposizione, Daniele D'Amario (Pdl) smentisce le rivelazioni del sindaco sulle trattative segrete che sarebbero intercorse fra lui e il Pdl, su richiesta di consiglieri pronti a sostenere la maggioranza in difficoltà in cambio di 2 assessorati esterni e la presidenza del consiglio.  «Non mi risulta nessuna trattativa ufficiale del Pdl comunale, provinciale e regionale. Se qualcuno è andato a trattare lo ha fatto a titolo personale», sostiene D'Amario. «In ogni caso, se è vero, una volta nella vita il sindaco Di Quinzio abbia il coraggio di fare i nomi.

Altrimenti sono le solite bugie, come quando parlava di pressioni per le raccomandazioni. Per quanto riguarda la nuova Federazione che lo appoggia, ritengo che finalmente questi nomadi della politica hanno un programma unico, visto che gran parte dei componenti si è candidata con programmi diversi».  Sempre dall'opposizione, Lucrezio Paolini (Idv) sfida i vertici regionali del Pd a uscire allo scoperto per chiarire la posizione politica del partito a Francavilla (ufficialmente in maggioranza), dopo il voto contrario espresso nell'ultimo consiglio sul pacchetto urbanistico che ha messo in minoranza il sindaco. 

«E' arrivato il momento che il Pd scopra le carte e prenda una posizione chiara senza più sfuggire alle proprie responsabilità», sollecita Paolini, chiamando in causa il segretario regionale dei Democratici Silvio Paolucci, il senatore Giovanni Legnini e il capogruppo Pd alla Regione Camillo D'Alessandro. «Mi rivolgo al gruppo dirigente affinchè esprima la propria posizione politica nei confronti di Di Quinzio, che si è presentato ai francavillesi con il simbolo del Pd e un programma elettorale che una volta eletto ha totalmente disatteso. Di Quinzio rappresenta ancora il Pd o il Pd si è prestato a quella che si potrebbe definire una truffa nei confronti degli elettori?» conclude Paolini.

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