La Kimberly-Clark «Non chiudiamo proviamo a vendere»

Ci sono ancora trattative in corso per la fabbrica di Alanno ma i dipendenti, in sciopero anche ieri, temono il peggio

ALANNO. Seconda giornata di sciopero domani alla Kimberly Clark che segue quella di martedì scorso quando i lavoratori hanno incrociato le braccia per protestare contro la direzione aziendale, accusata di non informare i lavoratori sulle trattative di vendita dello stabilimento di Alanno che occupa 174 dipendenti, oltre ai cento dell’indotto. La ricerca di un possibile acquirente è stata comunicata dai vertici aziendali già nell'ottobre scorso, quando è cominciata la vertenza Kimberly. Una vendita inserita in un programma strategico che la multinazionale americana sta realizzando a livello europeo. Il programma di domani prevede anche un incontro dei lavoratori nel cinema teatro comunale di Alanno centro, fissato per le 10, con al tavolo dei lavori i rappresentanti sindacali della Rsu aziendale e di quelli territoriali, per fare il punto sulla situazione e per programmare eventuali altre azioni di lotta. Il timore dei lavoratori è che l'azienda possa chiudere i battenti, secondo un piano già stabilito nell'arco di un anno, senza che si affacci all'orizzonte la possibilità di trasferire lo stabilimento ad altro investitore in grado di riconvertirla e di assicurare la continuità lavorativa ed occupazionale. Timori che secondo la direzione aziendale sarebbero invece infondati, come si legge in un comunicato diffuso ieri che confema la volontà della vendita. «Kimberly- Clark», si legge nella nota a firma del direttore dello stabilimento Patrick Wolter, «ha annunciato lo scorso ottobre 2012 alcuni importanti cambiamenti nella propria strategia europea. L’azienda ritiene che il mercato italiano possa offrire una serie di opportunità di crescita, ma per ottenerle è necessario consolidare la propria presenza produttiva mettendo in vendita lo stabilimento di produzione di Alanno. Confermiamo che l’azienda è impegnata in una serie di discussioni in continuo cambiamento circa una possibile vendita dello stabilimento. La vendita di un impianto di produzione è un processo complicato e mutevole. I dettagli di tale operazione sono confidenziali e non è possibile condividerli in questo momento fino a che non sarà raggiunta una conclusione. In ogni caso possiamo confermare che stiamo continuando a incontrare regolarmente i rappresentanti dei sindacati per condividere tutte le informazioni che siamo autorizzati a rendere pubbliche. Rispettiamo le iniziative messe in atto dai lavoratori», conclude il manager, «e informeremo prima di tutto i dipendenti non appena saranno disponibili informazioni ufficiali sul futuro di Alanno». All'incontro di domani mattina parteciperà anche il sindaco Vincenzo De Melis che ha concesso la disponibilità del locale e ha espresso piena solidarietà e condivisione per le iniziative messe in atto dai lavoratori. L'invito a partecipare è stato esteso anche ad altri sindaci dei centri della Val Pescara dai quali proviene la maggior parte dei dipendenti della fabbrica alannese.

Walter Teti

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