Laura Lamaletto con il figlio Alessandro Neri

OMICIDIO NERI

La madre: si ripulisca la città 

Laura Lamaletto ringrazia gli inquirenti: grande lavoro e dedizione, confido in loro

PESCARA. Laura Lamaletto, la madre di Alessandro Neri, non ha mai smesso di chiedere la verità. “Verità per Ale” l’ha scritto dappertutto, perfino sui barattoli di marmellata fatti e venduti per beneficenza, per finanziare un parco per bambini in Calabria, dove è seppellito Alessandro e dove si è trasferita negli ultimi mesi nella casa di origine del marito Paolo.

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Da lì, al telefono con il Centro, Laura Lamaletto esprime tutta la sua gratitudine ai carabinieri e al magistrato che portano avanti le indagini: «Pur non essendo arresti maturati per l’omicidio di Alessandro», afferma, «sono la prova del lavoro e della dedizione riservata dagli investigatori alle indagini per l’omicidio di mio figlio. Il sostituto procuratore Sciarretta è stato bravo, il tenente colonnello Di Pietro si è comportato come un grande soldato, senza mai abbassare la guardia. Li ringrazio e continuo a confidare in loro che non ci hanno mai lasciato soli».
Rispetto invece allo spaccato emerso comunque dalle indagini concluse ieri con i sei arresti e i 12 indagati, e al ruolo che vi avrebbe rivestito Alessandro «attiguo e collaterale», come ha affermato in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri Riscaldati, Laura Lamaletto commenta: «Confido che la morte di Alessandro aiuti a ripulire la città di Pescara».
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