La moglie di Angelini in aula piange e accusa Del Turco: "Ecco i soldi delle tangenti"

Anna Maria Sollecito parla in aula per due ore e mezza e accusa Del Turco, Quarta e Cesarone: "Mio marito un uomo distrutto, lo minacciavano di portarlo al fallimento se non avesse pagato"

PESCARA. "Un uomo distrutto e in profonda depressione": è così che la moglie Anna Maria Sollecito ha descritto oggi in aula Vincenzo Maria Angelini, ex patron di Villa Pini e grande accusatore di Del Turco nel processo Sanitopoli, in corso dinanzi al Tribunale di Pescara. Durante l'audizione Sollecito è stata assistita da un legale di fiducia in quanto imputata davanti al gup di Chieti, per fatti di bancarotta, alcuni dei quali connessi con il processo sulla sanità in corso.

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La moglie di Angelini ha raccontato di essere stata "molto preoccupata" durante il 2007 per il marito a causa di minacce da parte di Del Turco, dell'ex capogruppo del Pd, Cesarone, e dell'ex segretario dell'ufficio di Presidenza della Regione, Lamberto Quarta. "Loro", ha riferito, "lo minacciavano perchŠ se non aderiva alle loro richieste gli avrebbero reso la vita sempre più difficile, fino al fallimento".

La donna ha sottolineato che il marito "era distrutto, non dormiva più la notte. Ho temuto per la sua vita. Ho temuto", ha detto piangendo, "che si sparasse". Anna Maria Sollecito ha raccontato in particolare di quattro dazioni di denaro, di cui avrebbe avuto notizia dal marito. La prima nel novembre 2007, di 200 mila euro, consegnati a Del Turco a Collelongo; la seconda sempre nel 2007, e poi una dazione di 500 mila euro, di cui 400 mila destinati a Del Turco e 100 mila euro a Quarta e Cesarone, prima di Natale 2007. Riguardo a quest'ultima dazione ha detto di aver saputo in un secondo momento che la richiesta iniziale era di un milione di euro, poi scesa a 780 mila euro. La donna ha più volte sottolineato che il marito era "spaventato" e aveva timore che gli portassero via l'azienda. Ha raccontato di aver parlato una volta con Cesarone e di avergli detto che l'azienda stava andando male e che questi gli rispose "risentito" che il marito doveva stare zitto perché rischiava di essere arrestato.

A proposito di Cesarone, Sollecito ha riferito che più volte si recava a Villa Pini per indicare nominativi di persone da assumere. Ha raccontato anche di una dazione di 15 mila euro chiesta dall'ex assessore Boschetti. "A questo punto", ha sottolineato la donna, "ho detto basta e ho cercato di convincere mio marito ad andare dai carabinieri a denunciare il tutto". Sollecito ha parlato anche di dazioni di denaro a Conga e di pressioni da parte dell'ex presidente della Fira, Giancarlo Masciarelli, a vendere la casa di cura Sanatrix a Vittorini.