La mossa di De Landerset un gruppo a 4 consiglieri
Risposta al Pd dopo l’ingresso di Di Mattia e degli ex Idv, il presidente del consiglio fonda un movimento con Silli, Petricca e Di Felice: «Non c’è solo il centrosinistra»
MONTESILVANO. Arriva uno scossone nell’amministrazione arcobaleno Di Mattia. Il presidente Fli del consiglio comunale Carlo Tereo de Landerset e i consiglieri Lorenzo Silli (Popolo di Montesilvano), Fabio Petricca e Stefano Di Felice di Bene Comune stanno per unirsi e formare un gruppo a 4.
Martedì prossimo, alle 11 o alle 12, il gruppo che non ha ancora un nome sarà presentato in un incontro pubblico in Comune. Ieri, a cena, si è parlato degli ultimi dettagli – il logo del gruppo e le frasi diplomatiche da stampare sugli inviti – ma l’operazione è certa e rappresenta un messaggio al centrosinistra: «Non siete soli in Comune», questo vogliono ribadire i consiglieri, «noi ci siamo e vogliamo contare».
Contromossa al Pd. In una partita a scacchi, la mossa dei 4 è di certo una risposta all’avanzata del Pd che, dopo gli ingressi degli ex Idv con la benedizione dell’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, conta 7 consiglieri più il sindaco Attilio Di Mattia e gli assessori Feliciano D’Ignazio, Adriano Chiulli ed Enzo Fidanza. Con il nuovo gruppo, de Landerset, Silli, Petricca e Di Felice – che nell’assessore ai Servizi sociali Nino Fusco hanno un punto di riferimento – vogliono restare in maggioranza ma schierarsi come movimento civico «al di fuori degli schemi della politica, equidistanti dal centrosinistra e dal centrodestra, per ridare una spinta all’amministrazione».
Elezioni regionali? Battitori quasi liberi ma fedeli: un modo per smarcarsi dal Pd quando manca soltanto una manciata di mesi alle elezioni regionali e per contare davvero in consiglio. Se de Landerset, Silli, Petricca e Di Felice decidessero di passare in blocco all’opposizione, il distacco tra maggioranza e minoranza sarebbe di appena un voto e Di Mattia non potrebbe più stare tranquillo, visto che nella sua maggioranza conta anche 2 consiglieri dell’Udc, Pietro Gabriele ed Emidio Di Felice, e proprio Gabriele alla vigilia del passaggio di Di Mattia nel Pd non aveva lesinato critiche parlando di un rischio «squilibrio».
Potrebbe ripetersi, quindi, lo stesso copione che è andato in scena negli ultimi 2 anni dell’amministrazione Cordoma con un consiglio ballerino fino all’ultimo giorno. Se con Cordoma, i ribelli del Pdl hanno imbrigliato la maggioranza, adesso, sarà interessante valutare le prossime scelte dell’Udc.
«Aliano non c’entra». Nessuno vuole uscire allo scoperto ma i promotori del nuovo gruppo confermano che «non abbiamo ancora aperto all’esterno, siamo soltanto 4 amici che vogliono dare vita a un’aggregazione civica per il bene della città e per far rispettare il programma di governo». Quasi un invito a restare calmo per Di Mattia: dietro il progetto non c’è l’ex assessore Anthony Aliano (Bene Comune) che, proprio ieri, dopo un mese e mezzo di silenzio è tornato a parlare in un’intervista rilasciata a Montesilvano Oggi, settimanale del Centro, lanciando accuse di immobilismo al sindaco e chiedendone le «dimissioni».
«Per 10 mesi, il vero sindaco di Montesilvano sono stato io. Poi, Di Mattia è diventato geloso e ha cominciato a ostacolare il mio lavoro», queste le prime parole di Aliano che hanno provocato fibrillazioni negli ambienti politici della città, «sta nascendo una nuova classe politica che governerà Montesilvano e accadrà molto presto», ha detto ancora Aliano lodando i consiglieri Silli e Manola Musa e Ottavio De Martinis del Pdl.
De Landerset per il momento non vuole rilasciare dichiarazioni ma assicura che Aliano non c’entra e, almeno per ora, non è previsto neanche un ponte verso il Pdl.
Martedì il confronto. Di certo c’è che martedì il sindaco dovrà gestire un altro problema e tenere compatta la sua maggioranza sarà più difficile.
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