Ladri in casa di notte rubano anche l’auto Rabbia a Fontechiaro
Ennesimo raid nella contrada collinare di Francavilla I residenti: strade buie e dissestate, dimenticati dal Comune
FRANCAVILLA. Esplode la protesta degli abitanti di Fontechiaro, dopo l’ennesimo furto notturno nella contrada collinare al confine con San Silvestro. Nella notte fra lunedì e martedì, ignoti malviventi sono penetrati in una casa isolata priva di recinzione mentre i padroni di casa dormivano. Hanno frugato rapidamente in giro alla ricerca di denaro e qualche oggetto di valore. Hanno svuotato un portafogli che conteneva poche decine di euro, quindi hanno preso le chiavi di una Golf parcheggiata davanti casa e si sono dati alla fuga portandosi via la macchina. I proprietari non hanno sentito nulla e solo ieri mattina, al risveglio, si sono resi conto della sgradevole intrusione notturna. A quel punto non hanno perso tempo, denunciando subito l’accaduto ai carabinieri della locale stazione coordinati dal comandante Antonio Solimini che hanno avviato le indagini per individuare i responsabili.
Non è la prima volta che i ladri penetrano di notte in una delle case della contrada, e i residenti sono sempre più preoccupati. «I furti notturni sono continui», lamenta Piero D’Ettorre, presidente dell’associazione i Ragazzi del sorriso, facendosi portavoce della protesta generale. «Nelle ore notturne la zona è sempre al buio, perché la pubblica illuminazione non funziona. I lampioni si accendono per un paio di giorni e poi restano spenti per due settimane. Di giorno c’è sempre un movimento di camioncini con persone straniere a bordo che raccolgono materiali ferrosi, mentre di notte si sente un continuo via vai di mezzi, dai motorini alle auto di grossa cilindrata. I cani abbaiano segnalando la presenza di estranei».
Le strade sono ridotte a un colabrodo. Con il caldo, i residenti si ritrovano a fare i conti anche con gli incendi. «La settimana scorsa i vigili del fuoco sono arrivati ben cinque volte. Nella zona di San Biagio hanno incendiato i cassonetti; domenica scorsa si è incendiato un ettaro di capanna e i vigili del fuoco, per spegnerlo, hanno lavorato dalle 14,30 alle 19. La situazione è diventata insostenibile», incalza D’Ettorre. «Per il comune sembra che non esistiamo perché non abbiamo consiglieri che ci rappresentino. Nei prossimi giorni, come associazione, promuoveremo un incontro con i residenti e poi andremo in municipio per esporre i problemi al sindaco Luciani».
Giuseppina Gherardi
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