Il dottor Gianni Iannetti coordinatore Usca per l’attività di ecografia domiciliare

CORONAVIRUS

Le diagnosi si fanno subito in casa: 30 nuovi ecografi in Abruzzo

Potenziato il servizio di assistenza in casa. L’assessore Verì: «Così riduciamo i ricoveri in ospedale» 

Trenta ecografi polmonari portatili per potenziare il servizio di assistenza domiciliare fornito dalle Usca, le unità speciali di continuità assistenziale composte da team medici che si occupano di seguire i pazienti Covid nelle loro abitazioni, attraverso visite e consulti a distanza. A fornirli è stata la Regione, che ha illustrato i dettagli dell’iniziativa a Pescara in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, il referente sanitario regionale per le emergenze, Alberto Albani, e Gianni Iannetti, coordinatore Usca per l’attività di ecografia domiciliare.

LA DIAGNOSI CON ECOGRAFIA. Un recente studio condotto dall’ospedale Molinette di Torino, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Annals of Emergency Medicine, ha dimostrato come l’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, possa essere un valido supporto diagnostico nell’identificazione dei malati affetti da coronavirus, aiutando anche a limitare i falsi negativi dovuti a errori umani nei test molecolari.

GLI ECOGRAFI PORTATILI. L’esame ecografico effettuato a domicilio, in aggiunta alla valutazione di altri parametri (stato febbrile, PaO2, test del cammino), permette di stabilire l’effettiva condizione clinica del paziente positivo e quindi decidere se proseguire con le cure domiciliari o predisporre il ricovero ospedaliero. «È un progetto importante, siamo una delle prime regioni a promuoverlo sul territorio nazionale», spiega l’assessore Verì. «L’iniziativa consente ai pazienti Covid, assistiti a domicilio, di essere sottoposti a diagnosi accurate come nel caso di polmonite interstiziale. Gli ecografi polmonari portatili sono stati distribuiti alle Usca, il cui personale è stato già formato, e rappresenta un traguardo fondamentale per curare i pazienti a domicilio nell’ambito della telemedicina. Un altro punto fondamentale di questo progetto è la possibilità di ridurre i ricoveri o gli accessi impropri verso strutture sanitarie che oggi, a causa della pandemia, sono purtroppo in affanno». Le Usca attive sul territorio regionale sono 26, 7 ciascuna per L’Aquila e Chieti, 6 per Pescara e Teramo.

LA MEDICINA TERRITORIALE. «La guerra si vince sul territorio», osserva Albani. «Dobbiamo dotare le Usca degli strumenti idonei per fare diagnosi precoci ed evitare iper afflussi di pazienti all’interno degli ospedali, nei dipartimenti di emergenza-urgenza».

L’UTILITÀ. «L’ecografia polmonare è un mezzo molto potente, specie nelle fasi iniziali, per poter capire se un paziente ha la polmonite e, in caso positivo, se può essere curato a casa oppure deve ricorrere alle cure ospedaliere», spiega Iannetti. «È uno strumento utile sia per evitare il sovraffollamento negli ospedali sia per assicurare un maggior benessere psicologico al paziente. Gli ecografi possono essere collegati direttamente a uno smartphone. In questo modo si possono inviare sia brevi clip video sia i referti degli esami a un sito web. Questo permetterà anche di raccogliere dati importanti dei pazienti esaminati in questo modo».

SCREENING DI MASSA. «Gli screening di massa sono un elemento importante per quanto riguarda la prevenzione. Accanto ai test antigenici che stano facendo i Comuni, continuiamo a fare i tamponi molecolari, lavorando a più livelli e seguendo quelli che sono i parametri standard nazionali». Così l’assessore Verì ha risposto alla consigliera dei Cinque Stelle Sara Marcozzi, che aveva criticato l’utilità e l’affidabilità dei test basati sui tamponi antigenici rapidi.
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