il convegno “questo non è amore” all’istituto alberghiero
Lezione della polizia ai ragazzi: imparate a riconoscere i segnali
PESCARA. Imparare a riconoscere i segnali della violenza, considerando anche l’abbassamento della fascia d’età dei diretti interessati, senza tralasciare il controllo che il presunto manipolatore può...
PESCARA. Imparare a riconoscere i segnali della violenza, considerando anche l’abbassamento della fascia d’età dei diretti interessati, senza tralasciare il controllo che il presunto manipolatore può esercitare anche sul web, dove determinate azioni, come la condivisione di immagini o video intimi meglio nota come “revenge porn”, possono produrre lo stesso danno psicologico di una violenza fisica perpetrata nella vita reale. A riferirlo, ieri mattina, durante il convegno “Questo non è amore” organizzato all’istituto Alberghiero Ipssar De Cecco nell’ambito della campagna permanente della polizia di Stato, sono state Benedetta Salvatore, sostituto procuratoredi Pescara, e Cristina Bonucchi, psicologa della Polizia di Stato e responsabile del Crimine informatico. Un incontro rivolto soprattutto agli studenti, che hanno potuto assistere al dibattito, grazie a un video-collegamento. «L’idea», spiega la dirigente Alessandra Di Pietro, «è di fare rete contro questo fenomeno culturale. La scuola è al centro di tale percorso perché il suo obiettivo è di insegnare ai ragazzi a decodificare gli stereotipi e i pregiudizi radicati da tempo».
Oltre al dibattito, grazie al camper rosa nel cortile della scuola e simbolo da anni della campagna itinerante della polizia sul tema della violenza contro le donne, gli studenti sono stati informati sulla normativa in materia e su come prevenire determinati comportamenti e azioni da parte degli uomini. Inoltre, un team della squadra cinofili di Pescara ha illustrato, con alcune dimostrazioni pratiche, le attività che svolgono al servizio dei cittadini. «Il fenomeno è noto ed è fondamentale ribadire quali sono gli antidoti», riferisce il questore Carlo Solimene. «L’ammonimento del questore è stato rilevante in Italia e anche sul territorio della provincia di Pescara, dove siamo intervenuti in diverse circostanze. Il disagio delle donne lo sentiamo in maniera molto forte nella campagna “Questo non è amore”. Per tale motivo invito sempre le persone a denunciare e a informarsi in maniera adeguata rivolgendosi alle forze dell’ordine. In questo modo è possibile comprendere se ci sono, prima che un fatto accada, i cosiddetti elementi precursori. È aumentata la consapevolezza nelle vittime e anche il numero delle denunce negli ultimi anni, ma dobbiamo garantire più tutela».
Il sostituto procuratore Benedetta Salvatore ricorda l’identikit dell’autore della violenza: «Preoccupa il fatto che anche i giovanissimi sono spesso protagonisti di episodi violenti», dice. «Basti pensare alla ragazzina di 13 anni, buttata giù dal balcone da un 15enne. Bisogna insegnare ai più giovani come controllare la rabbia, accettando con serenità il no». Tra i presenti anche il procuratore Giuseppe Bellelli, il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco Carlo Masci e il presidente della Provincia Ottavio De Martinis. Doriana Gagliardone, del centro antiviolenza Ananke, sottolinea: «L’omicidio di Giulia Cecchettin di un anno fa ha creato uno spartiacque, dopo l’11 novembre 2023. Ora se ne parla di più. Nel nostro centro prendiamo per mano le vittime di violenza e le conduciamo verso la consapevolezza e la capacità di essere indipendenti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Oltre al dibattito, grazie al camper rosa nel cortile della scuola e simbolo da anni della campagna itinerante della polizia sul tema della violenza contro le donne, gli studenti sono stati informati sulla normativa in materia e su come prevenire determinati comportamenti e azioni da parte degli uomini. Inoltre, un team della squadra cinofili di Pescara ha illustrato, con alcune dimostrazioni pratiche, le attività che svolgono al servizio dei cittadini. «Il fenomeno è noto ed è fondamentale ribadire quali sono gli antidoti», riferisce il questore Carlo Solimene. «L’ammonimento del questore è stato rilevante in Italia e anche sul territorio della provincia di Pescara, dove siamo intervenuti in diverse circostanze. Il disagio delle donne lo sentiamo in maniera molto forte nella campagna “Questo non è amore”. Per tale motivo invito sempre le persone a denunciare e a informarsi in maniera adeguata rivolgendosi alle forze dell’ordine. In questo modo è possibile comprendere se ci sono, prima che un fatto accada, i cosiddetti elementi precursori. È aumentata la consapevolezza nelle vittime e anche il numero delle denunce negli ultimi anni, ma dobbiamo garantire più tutela».
Il sostituto procuratore Benedetta Salvatore ricorda l’identikit dell’autore della violenza: «Preoccupa il fatto che anche i giovanissimi sono spesso protagonisti di episodi violenti», dice. «Basti pensare alla ragazzina di 13 anni, buttata giù dal balcone da un 15enne. Bisogna insegnare ai più giovani come controllare la rabbia, accettando con serenità il no». Tra i presenti anche il procuratore Giuseppe Bellelli, il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco Carlo Masci e il presidente della Provincia Ottavio De Martinis. Doriana Gagliardone, del centro antiviolenza Ananke, sottolinea: «L’omicidio di Giulia Cecchettin di un anno fa ha creato uno spartiacque, dopo l’11 novembre 2023. Ora se ne parla di più. Nel nostro centro prendiamo per mano le vittime di violenza e le conduciamo verso la consapevolezza e la capacità di essere indipendenti».
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