Lite a coltellate nel bar, 37enne gravissimo 

Il giovane ferito tenta di raggiungere l’ospedale in scooter, ma crolla a terra: è in Rianimazione. Arrestato l’aggressore

PESCARA. L’appuntamento al bar per risolvere una questione, forse sentimentale, è finita a coltellate tra due giovani originari di Atri e residenti a Pescara. Da ieri uno dei due, L.C. 37 anni, è in gravissime condizioni, ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara mentre l’altro, C.D.G. 38, è stato arrestato in serata con l’accusa di tentato omicidio. Del caso si stanno occupando i carabinieri del Nucleo investigativo diretti dal capitano Giuseppe Sicuro e coordinati dal pm Fabiana Rapino.
Tutto è successo nel primo pomeriggio, poco dopo le 15,30 lungo la Nazionale adriatica nord. Il bar scelto per l’appuntamento chiarificatore tra i due è il bar Olimpia, praticamente di fronte al Globo. Da una prima ricostruzione, i due entrano nel locale già discutendo, tanto che il confronto non inizia neanche, perché subito si passa dalle urla ai pugni. Una violenza improvvisa che coglie tutti di sorpresa nel locale. Tra i primi a intervenire, nel tentativo di sedare quella lite, è il titolare del bar che si mette in mezzo, prova a dividerli, ignaro del fatto che uno dei due è armato di coltello. Rischia davvero il barista inconsapevole, perché di lì a poco uno dei litiganti tira fuori il coltello e colpisce l’altro. Non una volta ma, da quanto emerge dai primi accertamenti, diverse volte, ferendo il 37enne al torace e alle braccia, probabilmente mentre tentava di pararsi da quei colpi inaspettati. Passano pochi istanti e i due si ritrovano fuori dal locale. Il 37enne sanguina vistosamente, e le tracce di quel sangue sono tutte sul marciapiede, chiazze di una furia che sotto il primo sole estivo lascia senza parole i tanti che si trovano a passare di lì. Ma sul momento non c’è neanche il tempo di capire cosa sta succedendo, perché i litiganti si dileguano velocemente, ognuno per la sua strada. Il giovane ferito ha la maglietta bianca zuppa di sangue, ma nonostante questo, quasi certamente nel tentativo di raggiungere l’ospedale, va sotto casa, a due passi dal bar, prende il Beverly bianco e parte verso il centro. Ha quasi raggiunto piazza Duca quando, all’altezza dell’incrocio con via Settembrini il 37enne, sfinito dal sangue che continua a perdere, ha la lucidità di accostare la moto. E poi si accascia a terra. Chi lo vede pensa a un incidente, ma nel frattempo dal bar sono stati allertati i carabinieri. Quando gli investigatori arrivano, fanno subito a trovare quel ragazzo in condizioni disperate. C’è anche il 118. Ii sanitari caricano il giovane d’urgenza sull’ambulanza e lo portano al pronto soccorso in codice rosso. L.C. ha ferite gravi e focolai emorragici a livello cerebrale. Viene sedato e ricoverato in Rianimazione, mentre in ospedale arrivano i genitori del giovane, allarmati ma ancora all’oscuro di quanto realmente accaduto.
Intanto va avanti il lavoro degli investigatori. L’aggressore che, ferito alle braccia e con contusioni varie al volto, si era rifugiato in un vicino supermercato, chiama lui stesso il 112. Per le cure viene portato all’ospedale di Chieti. Viene dimesso dopo un paio d’ore con una prognosi di 7 giorni per un trauma facciale e per i pochi graffi alle braccia. E dall’ospedale, C.D.G. viene portato direttamente in caserma a Pescara in stato di fermo.
A fine serata, dopo che i militari dell’Arma sono riusciti a ricostruire a tempo di record la dinamica dei fatti, il 38enne viene dichiarato in arresto per tentato omicidio. Il motivo della lite sembrerebbe sentimentale, per una donna contesa. Ma non è escluso che i due giovani, già noti alle forze dell’ordine, siano arrivati a quella lite furibonda per questioni riconducibili ad altro.