Lite Di Pillo-Sabatini, 5 Stelle separati in casa

Lo scontro dopo l’esame di una mozione, Consiglio comunale a porte chiuse sul caso delle mense

PESCARA. Una mozione sul caso mense scolastiche è bastato per scatenare uno scontro che era nell’aria da tempo all’interno del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Pescara. Così, ieri, durante la sospensione del consiglio comunale per il pranzo, alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione, ancora in aula, hanno assistito ad una lite tra la capogruppo Enrica Sabatini e il consigliere Massimiliano Di Pillo. Secondo quanto riferito da alcuni presenti, tra i due sarebbero volati improperi e insulti. Non si sa bene quale sia stato il motivo dello scontro. C’è chi sostiene che Di Pillo non abbia digerito la scelta della Sabatini e dell’altra consigliera M5S Erika Alessandrini di abbandonare l’aula durante il suo intervento per illustrare la mozione sulle mense scolastiche. Mozione che ha costretto Francesco Pagnanelli, alla sua prima uscita pubblica in qualità di neo presidente del consiglio, a svolgere la seduta a porte chiuse, in quanto c’è un’inchiesta in corso sull’appalto delle mense. E ieri Di Pillo ha presentato la mozione proprio per impegnare il sindaco e la sua giunta a costituirsi parte civile nel processo sulla refezione scolastica. Ma il sindaco Marco Alessandrini aveva già preannunciato nei giorni scorsi la decisione dell’amministrazione di costituirsi parte civile. Per questo motivo, il consiglio ieri ha deciso di bocciare la mozione.

È stata invece approvata dall’aula la delibera per all’Ail, l’associazione per la lotta alla leucemia, un terreno con diritto di superficie. Si tratta di un appezzamento adiacente a quello già in uso da Casa Ail. «L’Ail avrà finalmente la sua sala riunioni», hanno commentato in una nota il vice sindaco Antonio Blasioli e l’assessore Loredana Scotolati. L’Aula ha anche approvato il progetto per la costruzione di una chiesa ortodossa romena in via Caduti per servizio.

Infine, il Comune è tornato a riappropriarsi del marchio «Pescara jazz», grazie a un’interrogazione presentata due mesi fa dai 5 Stelle. «L’assessore Di Iacovo», ha sottolineato la Sabatini, «ha definito un errore l’iniziativa di Lucio Fumo, ex direttore artistico dell’Emp, di intestarsi il marchio». Nel pomeriggio, la seduta non si è tenuta per mancanza del numero legale. In aula c’erano solo 8 consiglieri di maggioranza. Critico il capogruppo Guerino Testa: «Un’altra pagina indegna di questa amministrazione».

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