Lo scontro tra Condisan e Comune va al Tar 

Il consorzio in liquidazione si oppone all’ordinanza che impone la pulizia del depuratore di via Tamigi

MONTESILVANO. Contenzioso aperto tra il Comune di Montesilvano e il Considan in merito alla rimozione di montagne di fanghi nel centro di stoccaggio di via Tamigi. Il consorzio intercomunale di depurazione delle acque nere di Montesilvano, Silvi e Città Sant’Angelo, ormai in liquidazione dal 2008, si è rivolto al Tar di Pescara per chiedere la sospensiva dell’ordinanza firmata a giugno dal sindaco Ottavio De Martinis, in cui si chiede la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi depositati nelle aree del depuratore in via Tamigi. Come si legge nel documento del primo cittadino, infatti, tra gennaio e marzo di quest’anno ci sono state delle interlocuzioni tra il Comune e il curatore giudiziale Guglielmo Lancasteri, seguite da un sopralluogo effettuato dai dirigenti del Comune Fabio Ciarallo e Domenico Fineo sul sito interessato che sorge nella zona industriale della città adriatica, con l’obiettivo di risolvere la questione dei fanghi stoccati ormai da anni, anche e soprattutto per scongiurare qualsiasi pericolo di inquinamento.
Il sindaco ha poi firmato l’ordinanza che prevedeva: entro 15 giorni dalla notifica, l’interdizione alle aree e la rimozione di macchinari, automezzi e attrezzature di Aca presenti nella zona, mediante l'installazione di opportuna recinzione provvisoria e di cartelli di “divieto di accesso”; entro 45 giorni, la messa in sicurezza dei rifiuti tramite una copertura di telonati impermeabili, previa pulitura delle erbe infestanti e l’aggiornamento della caratterizzazione dei rifiuti, già effettuata nel 2016; entro 90 giorni, alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti. Il curatore, tuttavia, anche alla luce della mancanza di disponibilità economiche da parte del Considan per ottemperare all’ordinanza, ha impugnato il provvedimento del sindaco De Martinis davanti al Tar di Pescara, chiedendone la sospensiva. A quel punto, non condividendo le motivazioni di Lancasteri, il Comune di Montesilvano ha deciso di costituirsi in giudizio affidando l’incarico di difesa dell’ente all’avvocato Marina De Martis. (a.l.)