il caso

Loreto, minaccia i genitori con coltello e martello: arrestato

In manette 25enne già ai domiciliari per estorsione dopo essersi rifiutato di pagare il conto al bar nei giorni scorsi

LORETO APRUTINO. Questa volta è finito in carcere, dopo le ripetute denunce dei famigliari che in più occasioni, come hanno raccontato ai carabinieri di Loreto Aprutino diretti dal maresciallo Mauro Verardi, sarebbero stati malmenati e minacciati, in due occasioni addirittura con un coltello e un martello. E così, già ai domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale ed estorsione dopo essersi rifiutato di pagare una consumazione al bar, il 25enne di Loreto Aprutino P.A., divenuto l’incubo di numerosi negozianti della zona, è finito in carcere su ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Barbara Del Bono e disposta dal gip Maria Carla Sacco dopo le risultanze investigative portate a termine dai carabinieri della compagnia di Montesilvano diretta dal capitano Vincenzo Falce.

Le accuse, per il giovane disoccupato sono di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni, violenza e minacce. Gli episodi su cui si è concentrata l’attenzione dei carabinieri risalgono alle tre denunce ricevute dai suoi familiari (genitori e due fratelli) negli ultimi sei mesi anche se, sempre a detta della famiglia, le vessazioni e i soprusi andrebbero avanti da anni. All’origine, un passato turbolento che il giovane si è lasciato alle spalle, portandosi però dietro un carattere difficile, umorale, pronto a scattare, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per qualsiasi cosa non gli andasse a genio. In casa e fuori.

Anche di recente, proprio per queste sue reazioni improvvise, il giovane era stato ricoverato in ospedale ma subito dimesso perché ritenuto persona mentalmente sana. Di fatto, però, i suoi colpi di testa aveva destato più di una lamentela tra i commercianti di Loreto che in diverse occasioni avrebbero avuto a che fare con le intemperanze del 25enne.

L’ultimo episodio in ordine di tempo, per il quale la scorsa settimana era finito ai domiciliari, è appunto quello della consumazione non pagata al bar: di fronte alla sua sfrontatezza nel dire di non voler pagare il conto, la proprietaria del bar si era rivolta ai carabinieri segnalando che dopo le sue ripetute insistenze nel chiedere il saldo, lui le avrebbe detto che se avesse continuato a chiedergli soldi le avrebbe fatto del male. A quel punto nel giro di poco erano arrivati i carabineri, di fronte ai quali il 25enne aveva proseguito con il suo atteggiamento arrogante e violento. E alla fine era stato arrestato. L’episodio non sarebbe una novità perché anche nei giorni precedenti erano arrivate ai carabinieri altre segnalazioni di cittadini infastiditi dalle sue condotte. (s.d.l.)

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