Maltempo, danni su tutto il litorale
Vento forte a 40 nodi spazza via ombrelloni e insegne. Diversi i salvataggi in mare per barche e bagnanti in difficoltà
PESCARA. Ombrelloni volati in aria. Gommoni e barche finiti al largo. Bagnanti in difficoltà in acqua. Alle 14,30, le spiagge del litorale pescarese si sono trasformate in un inferno. Un’improvvisa ondata di maltempo che si è abbattuta sulla costa, per circa mezz’ora, ha portato vento forte con punte di 40 nodi, pioggia e una mareggiata. C’è chi ha parlato addirittura di una tromba d’aria, per fortuna, senza gravi conseguenze. Nel pomeriggio si era sparsa la voce di un disperso in mare a Porta Nuova, ma l’allarme è subito rientrato.
I danni, però, ci sono stati. E non sono mancate le polemiche da parte dei balneatori, perché nessuno ha pensato ad avvertirli dell’arrivo del maltempo. In base a un primo bilancio dei vigili del fuoco di Pescara, si sono registrati alberi caduti, insegne divelte, finestre spaccate. Ma, soprattutto, ci sono stati diversi salvataggi in mare a Pescara, Montesilvano e Francavilla.
Salvataggi in mare. È lungo l’elenco degli interventi effettuati ieri pomeriggio, durante l’ondata di maltempo, dalla Direzione marittima e dalla società di salvamento Compagnia del mare, di cui è responsabile Cristian Di Santo. Al lido Venus, di Francavilla, un ragazzo che stava facendo il bagno è stato portato a riva dal bagnino con il baywatch, perché non riusciva a tornare. A Pescara, una moto d’acqua che si era improvvisamente rovesciata, al di là degli scogli, è stata recuperata dai bagnini Marco Pignoli e Marco Cantagallo. Allo stabilimento La Bussola, altre persone in difficoltà in mare sono state aiutate a raggiungere la battigia. A Montesilvano, invece, sono state condotte in salvo alcune canoe sorprese dal mare grosso.
Un altro intervento è avvenuto al Lido L’Adriatica, di Pescara. Il bagnino dello stabilimento Giuseppe Febo ha condotto a riva una ragazza di 25 anni trascinata al largo dalla corrente. Gli uomini della Direzione marittima hanno lavorato per ore per dare assistenza ai bagnanti in difficoltà. Le imbarcazioni sono state allertate in tempo con un bollettino che segnalava maltempo in arrivo e sono state fatte rientrare subito in porto. Se l’è vista brutta una ragazza che faceva kite surf alla Madonnina. Il vento forte ha improvvisamente intrecciato i cavi dell’aquilone e la surfista non è riuscita più a governare la tavola. È stata salvata dalla Direzione marittima.
Danni allo Stadio del mare. Le forti raffiche di vento a 40 nodi hanno portato via ombrelloni e lettini sulla spiaggia. Sono stati spazzati via anche i gazebo allestiti allo Stadio del mare in piazza Primo maggio. «L’ondata di maltempo», ha detto il vice sindaco Berardino Fiorilli, «è arrivata in modo del tutto inatteso, senza alcun preavviso o allerta preventivo, neanche dalla protezione civile». Alcuni bagnanti colpiti dagli ombrelloni volati in aria hanno subìto delle contusioni e si sono fatti medicare al pronto soccorso. «Fortunatamente», ha proseguito Fiorilli, «come confermato anche dai balneatori, non si sono registrati feriti sull’arenile. C’è stato l’invece l’inevitabile caos, quando i bagnanti si sono rimessi in auto contemporaneamente incolonnandosi sul lungomare».
Alberi caduti. Tante le chiamate ai vigili del fuoco in tutta la provincia. Il caso più grave si è registrato nelle vicinanze di Moscufo. Un grosso albero caduto sulla strada, all’altezza di Passo Cordone, ha impegnato per ore i vigili. Altri interventi sono stati necessari per insegne crollate e rami pericolanti.
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