Manager Asl, 30 domande per due posti 

Per i nuovi dg di Chieti e L’Aquila deciderà Marsilio. Nella lista nazionale degli idonei numerosi volti noti in Abruzzo

PESCARA. Trenta domande per due posti da manager della Asl non sono molte se si considera che la platea degli idonei, prevista dall’elenco del ministero della Salute aggiornato al 19 febbraio, conta la bellezza di 720 dirigenti. Ma in Abruzzo fare il direttore generale delle Asl vale di meno rispetto alle altre Regioni. Un manager da noi guadagna 113mila euro l’anno. Altrove 145mila. In Abruzzo lo stipendio per i dg della sanità è il più basso d’Italia. In trenta quindi corrono per diventare manager alle Asl di Chieti e L’Aquila. Il bando scadrà il 28 febbraio. E dopo che cosa accadrà? Dopo entrerà in campo il neo presidente della Regione, Marco Marsilio. Spetta a lui nominare la commissione giudicatrice, composta da tre membri, che valuterà i titoli dei concorrenti che sanno poi chiamati per un colloquio.
HANNO REQUISITI. La griglia degli idonei, dopo la scrematura, sarà sottoposta al governatore che sceglierà i successori di Pasquale Flacco a Chieti e Rinaldo Tordera all’Aquila. Scorrendo la graduatoria nazionale degli idonei si trovano nomi noti in Abruzzo. Tra questi: Giulietta Capocasa, direttore amministrativo della Asl di Chieti; Claudio D'Amario, ex manager a Pescara; Roberto Fagnano, manager confermato a Teramo; Pasquale Flacco, dg uscente a Chieti; Valterio Fortunato, direttore sanitario a Pescara; Angelo Muraglia, capo del dipartimento regionale Salute e Welfare che quindi ha firmato una delibera di incompatibilità con le procedure del bando in corso; Vincenzo Orsatti, direttore sanitario a Chieti; Francesco Zavattaro, ex manager a Chieti; Michele Caporossi, ex dg a Lanciano e Vasto; Maurizio Di Giosia, dirigente amministrativo a Teramo e, tra gli altri, anche Angelo Cordone, ex manager della Asl di Pescara.
SI CAMBIA. Non sappiamo quali e quanti di questi partecipano al concorso per le due Asl. Sta di fatto che la sanità abruzzese è in piena fase di spoil system. Lo dimostra la sciabolata politica sferrata ieri da Fratelli d’Italia, il partito di Marsilio. «Chiediamo l’immediata sospensione di tutti i concorsi indetti a partire da dicembre 2018-gennaio 2019 dalla dirigenza della Asl di Pescara e delle relative nomine dei nuovi dirigenti. Ci pare inopportuno, se non addirittura discutibile che, in piena campagna elettorale, in un clima a metà tra i saldi di fine stagione e il si salvi chi può, siano partite decine di procedure di avvisi per assunzioni». Così dice il neo consigliere regionale Guerino Testa, dopo una denuncia lanciata dalla Uil sanità.
L’OCCUPAZIONE. «Già nelle prossime ore», annuncia Testa, «chiederemo un intervento formale al presidente Marsilio, con l’obiettivo di riportare serenità all’interno di un settore, quello della sanità pubblica, che ha vissuto 5 anni difficili e che ora non merita di chiudere quella parentesi con una occupazione politica in piena regola». A suscitare l’intervento della Uil è stato il bando indetto per l’assunzione di un dirigente delle professioni sanitarie, pubblicato il 24 gennaio con scadenza il 31 gennaio. Tra le contestazioni sollevate dal sindacato c’è la decisione dell’azienda di procedere a un’assunzione, piuttosto che ricorrere a una procedura di mobilità.
Per partecipare all’avviso, inoltre, viene richiesta la sola laurea specialistica in Scienze Infermieristiche Ostetriche o magistrale, escludendo la possibilità di partecipazione a coloro che sono in possesso di lauree omologhe. Inoltre si chiede ai candidati di aver già svolto l’attività prevista nel bando per almeno tre anni.
NON VA. Requisiti ritenuti troppo specifici che spingono la Uil ad annunciare il ricorso all’autorità giudiziaria. «Fratelli d’Italia chiede a Marsilio di disporre la sospensione di tutti i concorsi interni e delle nomine di dirigenti, in attesa di fare chiarezza sulle procedure adottate e di valutare quelle che sono le reali esigenze della rete ospedaliera», conclude Testa che non cita altri 4 concorsi nelle Asl abruzzesi scaduti ieri. Ma i veleni tipici di un cambio della guardia ci sono già tutti.