Mancano autisti, camion in discarica
Scoperto un altro mezzo del Comune abbandonato in via Raiale. Sulpizio accusa: «Sprecati 90 mila euro»
PESCARA. Un camion dotato di rimorchio per trasportare le ruspe, con appena 15 mila chilometri percorsi. La discarica di via Raiale ha fatto emergere un altro mezzo del Comune abbandonato. Stavolta non si tratta di mini van elettrici e furgoni, lasciati lì da anni e depredati dai ladri, scoperti appena una settimana fa nel cimitero di auto dell’ente, accanto al depuratore. Questo è un mezzo pesante in piena regola, nascosto tra rovi e rifiuti di ogni genere sotto al cavalcavia dell’Asse attrezzato.
La commissione d’inchiesta del Comune, che si è riunita per la prima volta ieri per sentire dirigenti e impiegati dell’Autoparco e dell’Economato e per accertare eventuali responsabilità in questa vicenda, non è ancora al corrente di quest’ultimo ritrovamento.
Il camion appare in buone condizioni, ma è fermo lì da almeno otto anni. Il contrassegno dell’assicurazione, infatti, indica la data di scadenza del 31 dicembre 2005. Ma il mezzo, seppur abbandonato, continua ad essere fonte di spreco. La tassa di possesso costa ogni anno all’ente circa 1.200 euro. Chi è il responsabile di questo ennesimo spreco? Mistero. Si sa soltanto che il mezzo era in dotazione all’ufficio tecnico dell’ente: lo si apprende leggendo la scritta su una delle portiere.
Il motivo per cui sia stato abbandonato non è noto. Il consigliere Adelchi Sulpizio, che sta conducendo un’indagine personale nei vari uffici, ha fornito una versione dei fatti disarmante. Sembrerebbe che il camion sia stato abbandonato perché non c’è nessun dipendente con la patente categoria C, idonea a guidare i mezzi pesanti. L’ultimo autista in possesso di questa patente avrebbe lasciato il Comune proprio nel 2005 per trasferirsi all’Aca.
«È sconvolgente», ha detto, «scoprire che un autocarro comunale, acquistato nel 1998 per provvedere alla manutenzione delle strade spendendo 180 milioni di vecchie lire, sia da anni completamente inutilizzato, in quanto sembrerebbe che nel Comune di Pescara non ci siano più dipendenti con la patente C autorizzati a portare tale mezzo».
«In altre parole», ha proseguito, «c’è un camion che farebbe tanto comodo per i lavori comunali, ma non ci sono più operai che lo possano guidare». «Ed è ancora più sconcertante», ha fatto notare, «aver visto che tale mezzo, da quando è stato acquistato, ha percorso solo 15mila chilometri e che il Comune di Pescara ogni anno versi circa 1.200 euro per le spese del bollo, dovute per legge a prescindere dall’effettivo utilizzo». «Ma perché», si è chiesto a questo punto Sulpizio, «l’autocarro, che sicuramente ha un valore di mercato, non è stato venduto, oppure non si è provveduto all’assunzione di operai provvisti di tale patente?».
Sulpizio ha intenzione di fare chiarezza in questa vicenda oscura. «Queste domande», ha anticipato, «le riporterò in un’interrogazione che presenterò nei prossimi giorni, con la richiesta di una ricognizione di tutti i mezzi comunali non utilizzati, affinché si provveda all’immediata vendita di quelli che hanno ancora un mercato e alla rottamazione di tutti i mezzi diventati ormai inutilizzabili, in modo da poter almeno far risparmiare alle casse comunali le spese per le tasse di possesso».
«Di fronte agli sprechi della pubblica amministrazione», ha concluso il consigliere, «assistiamo alle solite scuse-giustificazioni, con le quali si tenta sempre di dare una motivazione accettabile agli occhi dei cittadini, che con tanti sacrifici pagano le tasse. Quanto avvenuto con il camion ha dell’incredibile».
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