Maragno torna senza cambiare alleanze
Dietrofront del primo cittadino forzista che incassa le adesioni di due consiglieri di opposizione e l’intesa con il M5S
MONTESILVANO. Il sindaco Francesco Maragno ritira le dimissioni e torna a sedere sullo scranno più alto del municipio. Il dietrofront, di cui si era vociferato nei giorni scorsi, è stato ufficializzato ieri mattina nel corso di una conferenza durante la quale Maragno ha spiegato le ragioni della sua decisione, arrivata quasi allo scadere dei 20 giorni utili per un ripensamento. Dimissioni che lo stesso sindaco aveva definito «irrevocabili», e che erano state protocollate il 1° ottobre, all’indomani del Consiglio comunale sul bilancio che aveva visto la maggioranza andare sotto a causa del voto opposto da cinqie consiglieri di Forza Italia.
Nel motivare la rinuncia al mandato, tuttavia, il primo cittadino aveva fatto riferimento soprattutto a lobby e cabine di regìa che avrebbero condizionato la sua maggioranza. Eppure ieri, venerdì 17, sfidando qualsiasi superstizione, il sindaco ha detto di essere pronto a combattere dall’interno eventuali condizionamenti per il bene di una città afflitta da gravi problemi economici.
«Definita la situazione debitoria e approvato il bilancio di previsione, a larghissima maggioranza, credo sia arrivato il momento di affrontare di petto la crisi, perché è ancora concreto il rischio del dissesto finanziario del Comune», ha detto Maragno. «È il momento delle azioni, non quello delle parole». Il primo cittadino ha sottolineato come il periodo di riflessione e silenzio sia stato molto utile per capire chi ha davvero a cuore il bene della città e chi, al contrario, continua ad alimentare polemiche.
«Ho giurato fedeltà allo Stato», ha aggiunto, «e quel giuramento non posso e non voglio tradire, né ora né mai. Per questo, sin dal primo giorno del mio insediamento, ho fatto tutte quelle scelte che potessero migliorare la qualità della vita dei montesilvanesi».
Maragno proseguirà, dunque, il suo percorso che si annuncia «tutto in salita» ma che oggi non lo preoccupa, perché il suo obiettivo è quello di rendere «la città più vivibile, trasparente e onesta».
Ma quale sarà l’assetto della nuova maggioranza? Difficile stabilirlo perché, se da un lato il sindaco sembra aver guadagnato l’appoggio di Gabriele Di Stefano (Pd) e di Enea D’Alonzo (Abruzzo Civico), dall’altro, non è ancora chiaro il futuro dei 5 dissidenti forzisti. «Nel momento in cui hanno accettato la candidatura con Forza Italia e sostenuto il mio programma», ha commentato Maragno, «hanno assunto un impegno con la città. Noi continueremo a portare avanti quel programma mettendo tutti davanti alla proprie responsabilità. Chi vuole, potrà far parte di questa squadra, chi invece non lo riterrà opportuno, prenderà altre strade».
Il sindaco ha salutato con favore la disponibilità espressa dal Movimento 5 Stelle considerata come «l’apertura di persone intelligenti che vogliono bene alla loro città». Quanto alla questione lobby, infine, alla domanda se abbia deciso di soprassedere, Maragno assicura: «Assolutamente no. Ho deciso di non lasciarmi condizionare. Se avessi confermato le mie dimissioni, avrei gettato la spugna nei confronti di questi problemi che probabilmente non sarebbero mai stati risolti. Io ho intenzione di risolvere tutti i problemi», promette, «e il miglior modo per farlo è portare avanti un’azione amministrativa incisiva che non guardi in faccia a nessuno, se non agli interessi del la città».
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