PESCARA

Mare sporco, divieto di balneazione su 1,5 km della riviera nord

Valori fuori dalla norma: bandiera rossa di pericolo. Altri punti critici riscontrati a Francavilla e a Ortona

PESCARA. Dopo il mese clou dell'estate, scattano i divieti di balneazione perché l'Arta (Agenzia regionale per la tutela ambientale) ha scoperto valori non a norma in mare. I gestori degli stabilimenti devono issare bandiera rossa di pericolo nel tratto di mare antistante la riviera Nord tra gli stabilimenti «4 vele» e «L'Ammiraglia», lungo circa 1,5 chilometri, a causa del superamento dei valori degli enterococchi intestinali rilevati nel punto di prelievo all'altezza di via Cadorna.

La analisi hanno evidenzato il superamento in altri quattro punti: due non conformità riscontrate a Francavilla, a 350 metri in direzione Nord rispetto alla foce del fiume Alento e a 140 metri a Sud rispetto al fosso San Lorenzo. Gli altri due hanno interessato il litorale di Ortona: il primo rilevato a 400 metri in direzione Nord e il secondo a 200 metri verso Sud rispetto alla foce del Fiume Arielli. Quest'ultimo tratto, peraltro, è già chiuso alla balneazione per tutto l’arco della stagione.

Il provvedimento di divieto a Pescara è firmato dal dirigente del settore. L'Arta deve ora effettuare il prelievo di verifica, si legge sul sito del Comune. Nel documento viene sottolineato che «i risultati analitici del campione non sono conformi in quanto è stato misurato un valore del parametro Enterococchi intestinali pari a 305 MPN/100mL a fronte di un valore massimo consentito pari a 200 MPN/100mL e il tratto di mare potenzialmente contaminato è quello inerente le acque del mare controllate dal punto di monitoraggio IT013068028002 con denominazione punto di prelievo Zona ant. Via Cadorna» e pertanto è «necessario provvedere cautelativamente e preventivamente ad inibirlo temporaneamente alla balneazione». «I gestori degli stabilimenti balneari interessati dal presente provvedimento (Spiagge libere »O« e »P«, concessioni dalla n.76 alla n. 94 compresi e Concessioni »Esercito e Carabinieri«) - si legge - devono issare la bandiera rossa di pericolo, segnatamente alla qualità delle acque, e apporre in una parte visibile ai bagnanti, l'allegata segnaletica informativa per tutto il periodo di inibizione alla balneazione».