Masci, evitato il ballottaggio: il centrodestra si prende anche Pescara / VIDEO

28 Maggio 2019

Il nuovo sindaco festeggia direttamente in Comune: "Andrò in mezzo alla strada a sentire i bisogni dei cittadini. I primi obiettivi? Quartieri, periferie, mare e concerti". La Lega primo partito della città

PESCARA. Il centrodestra issa il proprio vessillo anche a Pescara. Carlo Masci (Forza Italia) sostenuto da Lega, Fratelli d'italia e altre due liste civiche  è il nuovo sindaco di Pescara e prende il posto di Marco Alessandrini del centrosinistra. La lista di Masci ha preso il 51,33% e la Lega è il primo partito della città.  Un vantaggio che è subito apparso troppo grande da colmare da parte degli altri candidati, in primis, da Marinella Sclocco (centrosinistra) che ha alla fine raggiunto il 22,77% _ e con il Pd secondo partito _. Terza Erika Alessandrini del M5s che si ferma al 12,94% e poi le civiche di Carlo Costantini al 6,35%.

Evitato il ballottaggio. Brindisi, abbracci e sorrisi nel comitato  elettorale e poi direttamente in Comune. Masci, avvocato, rappresenta il tassello che mancava all'"invasione" del centrodestra, e della Lega in particolare, nel Pescarese dopo la conquista di Montesilvano e Città Sant'Angelo e di altri comuni "minori" della provincia. "Sarò il sindaco che andrà in mezzo alla strada a sentire i bisogni dei cittadini", le sue prime parole. I suoi primi obiettivi? "Quartieri, periferie, mare e concerti".

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Gli rende onore anche Marinella Sclocco: «Auguro buon lavoro a Carlo Masci che ha ben cavalcato l'ondata di destra che ha investito il Paese ed è riuscito a coronare un sogno che inseguiva da lungo tempo. Il nostro è stato un risultato importante che faremo valere sugli scranni del consiglio comunale. I pescaresi sanno quanto io tenga alla mia città. La mia sarà un'opposizione intransigente, dura e dalla parte dei cittadini di ogni quartiere».

Deluso Carlo Costantini, candidato lista civica: «Forse speravo in qualcosa in più, ma avevamo la consapevolezza che il voto amministrativo in concomitanza con quello europeo avrebbe potuto portare al risultato che poi si è determinato. So di centinaia di voti espressi con la croce sul simbolo di M5S e Lega e questo inevitabilmente ha compresso la possibilità per le liste civiche di sprigionare al massimo le proprie potenzialità. Nonostante questa parziale insoddisfazione, siamo tutti felicissimi: il nostro obiettivo non era cercare poltrone, ma mettere al centro del dibattito e dell'agenda politica il tema della Nuova Pescara. Lo abbiamo raggiunto».