PESCARA
Masci: "In Comune adesso test antidroga". E' polemica
Il sindaco dopo gli arresti pronto ad introdurre un codice etico e controlli (su base volontaria) per chi lavora in Comune, anche per i consiglieri. L'opposizione: ridicolo e offensivo
PESCARA. Un codice etico antidroga per tutti i dipendenti comunali, dagli assessori, ai consiglieri comunali e ai più stretti collaboratori del primo cittadino. «La cronaca di questi giorni – così il sindaco Carlo Masci – ha purtroppo dimostrato che occorre alzare il livello di attenzione e di salvaguardia del Comune, verso l’esterno e verso l’interno, e pertanto applicherò per analogia quanto già previsto per gli agenti di Polizia municipale, che devono sottoporsi a un test finalizzato a riscontrare l’eventuale uso di sostanze stupefacenti e psicotrope».
«Si tratta di un provvedimento a tutela della loro salute e a garanzia dell’intera cittadinanza, considerato che si tratta di pubblici ufficiali che rappresentano un’istituzione. Naturalmente l’adozione del test – precisa Masci – avverrà nel pieno rispetto delle leggi e delle regole in argomento, e su base volontaria. Il codice etico è uno strumento che aumenta i criteri di trasparenza e di efficienza da sempre adottati a Palazzo di Città, e che rispecchia appieno l’impegno dell’amministrazione nel combattere e nel prevenire l’uso di droghe e di alcool, come eloquentemente testimoniato dalle nostre politiche nel sociale che chiunque può riscontrare anche nella quotidianità, oltre che nelle iniziative a lungo respiro».
«A breve – conclude il sindaco – vareremo anche uno sportello di aiuto e tutela per i dipendenti tramite il quale si possa chiedere supporto alle strutture comunali per eventuali situazioni patologiche da affrontare e curare».
La proposta del sindaco Masci viene accolta malissimo tra i consiglieri d'opposizione. "La fragilità di una difesa dell'indifendibile oggi scade nel ridicolo e nell'offesa", dicono i consiglieri comunali del Pd Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e delle liste civiche di centrosinistra Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli. "Pur di difendere la posizione dei suoi fedelissimi, il sindaco Masci infanga centinaia di madri e padri di famiglia che lavorano al Comune, annunciando di volerli sottoporre al test antidroga. Una vergogna senza precedenti, il sindaco chieda scusa immediatamente e si dimetta subito".