PESCARA
Maurizio non ce l’ha fatta, lascia moglie e figlioletto
Titolare Fight Clubbing Gym, 42 anni, era stato colto da malore in palestra. Autorizzato l'espianto degli organi: fegato nel Lazio, reni e cornee all'Aquila
PESCARA. È morto all’età di 42 anni Maurizio D’Aloia, titolare con la moglie e un altro socio della palestra Fight Clubbing Gym di via Marchetti (zona pineta) a Pescara.
Maurizio, trainer e sportivo completo (nella sua palestra si praticano ben 35 tipi di sport arti marziali e fitness anche per bambini) il 25 gennaio scorso aveva avuto un malore mentre si trovava in palestra. A portarlo in ospedale era stata la moglie, Paola D’Intino, e i medici lo hanno ricoverato in Rianimazione a causa di un’emorragia cerebrale sembra molto estesa. Sono stati giorni di speranza e di preghiera, con tutti gli amici e i frequentatori della palestra che hanno fatto sentire la loro vicinanza alla moglie e al loro figlio in tenera età, la «piccola peste», come amorevolmente lo chiamava Maurizio.
Nel corso dei giorni il giovane istruttore sembrava in recupero grazie a una fibra forte e resistente, ma ieri la terribile notizia arrivata alle 14,40 ai familiari: è morte cerebrale. Da quel momento sono iniziate le sei ore di osservazione per l’accertamento ufficiale della morte. Questa mattina è stato autorizzato l'espianto degli organi: il fegato destinato al Lazio, reni e cornee all'Aquila.
La moglie, distrutta dal dolore, è stata accompagnata dagli amici anche al pronto soccorso affinché si riprendesse. I familiari e i parenti più stretti sia dell’uomo che della donna hanno pregato affinché un miracolo riportasse Maurizio in vita. Speranza che si è interrotta alle 20,40, ora attesa per l’ufficializzazione del decesso.
La notizia ha sconvolto le centinaia di persone - amici e clienti - che sulle pagine facebook personale e della palestra hanno lasciato una testimonianza di dolore e affetto per la scomparsa del giovane istruttore.
Fino al giorno prima erano tutti «Forza Maestro», «Giù e flessioni»... Ieri lo sconforto.
«Maurizio era una persona davvero eccezionale, e lo posso dire senza retorica perchè io e lui siamo praticamente cresciuti insieme, nello stesso quartiere», racconta emozionato Joselito Zaramelli, professionista della sicurezza e bodyguard, che nella palestra di D’Aloia ha trascorso diversi anni preparandosi in diverse specialità grazie alla grande professionalità e competenza del suo personal trainer.
Bellissimo il ricordo lasciato sul profilo personale di Fb da Luca L.: «Qualche anno fa mi hai chiamato...mi hai detto: “A Lú, mi puoi vedé il ginocchio di una ragazza che alleno io? Si chiama S.”. Oggi, e ormai da più di tre anni, lei è la mia compagna, e non sai quante volte ci siamo detti... se non ci fosse stato Maurizio... Oggi non ci sei più, ed insieme a tanti altri a cui hai dato tutto con la passione per il tuo lavoro, non ti dimenticheremo mai. Ora riposa Maurí, e dai un po’ della tua forza a chi ti sopravvive e ti ha amato. Ciao, e grazie di tutto».
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