la recinzione del parco diventa la bacheca del ricordo 

Mazzi di fiori e biglietti a forma di cuore «Christopher, meritavi solo tanto amore»

PESCARA. Sulla riviera è un’altra notte da sballo, come se niente fosse accaduto. Invece, in via Raffaello, ad appena un chilometro, la recinzione del parco Baden Powell è diventata una bacheca per...

PESCARA. Sulla riviera è un’altra notte da sballo, come se niente fosse accaduto. Invece, in via Raffaello, ad appena un chilometro, la recinzione del parco Baden Powell è diventata una bacheca per piangere la morte di Christopher Thomas Luciani. Aveva 16 anni Christopher Thomas: domenica scorsa è stato accoltellato 25 volte in un anfratto di questo giardino per «una questione di rispetto», cioè un debito di droga di circa 250 euro.
Le lettere raccontano di una Pescara sconvolta dall’orrore. «Caro Chri, non ti meritavi neanche un briciolo di quello che hai passato. Il dolore che hai provato si è trasmesso nei cuori di tutta Pescara, ti verrà fatta giustizia e pagheranno i mostri che ti hanno portato via. Spero che lassù si avverino i tuoi sogni senza che nessuno te lo impedisca».
I messaggi appesi alla ringhiera strappano lacrime. Come quello di Caterina, 23 anni: «Io, Christopher, non ti conoscevo ma in questi giorni ho imparato a volerti bene, vorrei starti vicino come avrebbero dovuto fare le persone della tua vita, ma non possono perché ti hanno ucciso. Penso anche a chi ti ha fatto questo, anche loro avevano il diritto di essere ragazzi, di essere felici ma per qualche strano veleno nella mente sono diventati contenitori di rabbia e cattiveria. A loro auguro di guarire, poiché affetti da un grande male».
Dolore e rabbia non si contengono di fronte a una tragedia così: «Non credo più in questo paese in cui nessuno ha più paura di tirare fuori un coltello e ammazzarti», scrive una ragazza, «ma credo fortemente in qualcosa di più grande: credo in Dio e sono sicura che da lui non si sfugge. Prego Dio, lo prego perché mi auguro che renda le vite di questi maledetti assassini un inferno».
Su un foglio di carta ritagliato a forma di cuore c’è scritto: «Noi ti avremo sempre dentro il nostro cuore e anche se non sei qui noi ti amiamo. Abbiamo sofferto molto per te e quello che volevo dirti è ti amo».
E poi un cartellone: «Questo mondo non ti ha dimostrato l’amore che meritavi e tu nonostante tutto sorridevi». (p.l.)