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Sanità, il ministro Balduzzi vara la riforma: multe anti-fumo e tasse per chi produce bibite con edulcoranti

ROMA. «Fintanto che sarò io il ministro non ci sarà privatizzazione della sanità. Del resto nel governo nessuno ha messo in discussione questa linea».

Parola del ministro della Salute, Renato Balduzzi, che in un’intervista pubblicata ieri da Repubblica spiega così la filosofia degli interventi di riforma previsti nella bozza di decreto legge che sarà portato al consiglio dei ministri previsto per il 31 agosto. Interventi sulla professione medica, i farmaci, le bevande e le patologie legate al gioco d’azzardo.

«In tema di liberalizzazioni, spiega Balduzzi, «la nostra linea di politica sanitaria è quella di confrontarsi con le corporazioni e le lobby ma di non farsene automaticamente condizionare. Liberalizzare è non sottostare alle volontà protezionistiche delle categorie».

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le principali novità contenute nella bozza del decreto legge del ministro della Salute. Tassa straordinaria per tre anni per i produttori di bibite analcoliche con zuccheri aggiunti ed edulcoranti e di superalcolici, allo scopo di finanziare parte dei Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea) e il fondo per la non autosufficienza. Giro di vite su vendita di tabacchi ai minori. La ludopatia viene considerata una vera e propria malattia (in alcuni casi è prevista la impignorabilità dei beni), con tanto di divieto di installazione di apparecchi dedicati al gioco d'azzardo nel raggio di 500 metri da scuole, centri giovanili, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto. Nella bozza di decreto si parla anche di revisione straordinaria del Prontuario farmaceutico nazionale, per escludere dalla rimborsabilità farmaci non più di interesse per il Servizio sanitario nazionale. Passaggio di consegne tra l'Istituto superiore di sanità e Aifa. Passeranno, infatti, all'Agenzia del farmaco tutte le competenze sulla sperimentazione clinica dei medicinali, che ad oggi sono attribuite anche all'Iss. Viene dato spazio anche alla semplificazione delle procedure di registrazione dei medicinali omeopatici.

Bibite. Il decreto prevede di tassare i produttori di bevande analcoliche zuccherate e superalcolici, per finanziare parte dei Lea e il fondo per la non autosufficienza. Il ministero della Salute prevede un contributo straordinario per scoraggiare il consumo di alcuni alimenti dannosi per la salute, soprattutto quella dei minori. Il modello di tassazione (250 milioni l'anno è l'introito previsto) sarà simile a quello previsto dalle autorità francesi e cioè di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato per la preparazione delle bevande con zuccheri aggiunti o analcoliche con edulcoranti di sintesi. Gli introiti derivanti dall'imposta saranno vincolati e destinati al finanziamento dei nuovi Lea.In Italia i consumi di bevande analcoliche, che comprendono bevande gassate, sport drink, energy drink e bevande alla frutta sono tra i più bassi rispetto agli altri Paesi europei. Dai dati forniti dall'Associazione di categoria, risulterebbe che il volume complessivo superi in Italia 3.5 miliardi di litri. Un'estensione della tassazione e' prevista per i superalcolici: a carico dei produttori saranno 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato. Il volume di mercato dei superalcolici, secondo i dati del ministero della Salute, si aggira intorno ai 48 milioni di litri.

Ludopatia e gioco d'azzardo. Il decreto prevede anche una possibile impignorabilità dei beni per chi, affetto dalla sindrome del gioco d'azzardo, intraprende un percorso di riabilitazione. Divieto di installazione di apparecchi e macchine da gioco in un raggio di 500 metri da istituti scolastici e altri luoghi frequentati da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio assistenziale, luoghi di culto. Con apposita ordinanza motivata, il sindaco potrà inoltre disporre, per una durata massima di 30 giorni, la chiusura o la limitazione dell'orario di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, dei locali o, comunque, dei punti di offerta dei giochi, nelle aree comunali interessate da rilevanti fenomeni di ludopatia. Misure, queste, volte a dissuadere e prevenire dai rischi derivanti dal gioco d'azzardo. Si prevede poi che possano essere stabiliti ulteriori limiti con decreto del Viminale, di concerto con il Tesoro e il ministero della Salute. Il prefetto, inoltre, con ordinanza motivata, potrà disporre l'impignorabilità dei beni del soggetto affetto da gioco d'azzardo a patto che questo sia disposto a sottoporsi alle cure necessarie, per il tempo necessario alla conclusione del giudizio di interdizione o inabilitazione, cosi' come all'adozione di provvedimenti urgenti previsti dal Codice civile. Con questo provvedimento si riconosce, così, la ludopatia come una vera e propria malattia. Infine, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dovrà indicare possibili soluzioni tecniche per precludere l'accesso, per via telefonica o telematica, ai prodotti da gioco da parte dei minorenni.

Tabacco. Saranno previste sanzioni amministrative da 250 a mille euro per la vendita di sigarette ai minori e da 500 a 2mila euro nell'ipotesi di reiterazione della trasgressione. Le misure proposte in tema di vendita e somministrazione dei prodotti del tabacco - si sottolinea nel provvedimento - non comportano oneri per la finanza pubblica, ma gia' nel breve periodo introiti, derivanti dalle sanzioni. Il fumo di tabacco è considerato uno dei principali fattori che incrementano la spesa del Servizio sanitario nazionale, per le patologie ad esso connesse.

Farmaci. Il decreto prevede anche la revisione straordinaria del Prontuario farmaceutico nazionale per escludere dalla rimborsabilità farmaci non più di interesse per il Servizio sanitario nazionale. Obiettivo alla base del provvedimento - secondo quanto si apprende è quello di ridurre il prezzo di quei farmaci analoghi con costo di terapia molto più alto rispetto ad altri equivalenti e non coperti da brevetto.

Sperimentazione clinica dei farmaci. Passeranno all'agenzia del farmaco, l'Aifa, le competenze sulla sperimentazione clinica dei medicinali che fino a oggi sono attribuite anche all'Istituto superiore di sanità. Obiettivo della razionalizzazione è quello di limitare il proliferare dei comitati etici. E’ prevista, inoltre, la pubblicazione online della documentazione sugli studi clinici.

Farmaci omeopatici. La riforma prevede di semplificare le procedure di registrazione dei medicinali omeopatici per garantire la qualità e l'adeguatezza delle relative officine di produzione ai fini di tutela della salute pubblica.

«Per quanto riguarda l’attività intramoenia dei medici», ha spiegato il ministro Balduzzi, «che in alcune regioni non è stata regolata, puntiamo a creare trasparenza, un collegamento in rete con l’azienda sanitaria, così che non è importante dove la si fa, bensì che sia tracciabile, che non sia un modo per scavalcare le liste d’attesa, che si sappia quanti pazienti vedi, e il guadagno dei medici. Se questo è liberalizzare la sanità, la stiamo liberalizzando. Però il pubblico è regolatore». In merito alla tassa sulle bibite, «non è la mia linea del Piave, però la trovo ragionevole: 3 centesimi in più a bottiglietta sono un segnale ai consumatori, alle mamme e ai papà per un comportamento alimentare più idoneo. Ne ricaveremmo 250 milioni di euro», conclude Balduzzi, «che potrebbero essere destinati al fondo per le non autosufficienze o a livelli di assistenza essenziale».

(cr.re.)

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