Micropolveri alte in viale Boviovia Firenze, via Sacco e piazza Grue
Superati i limiti in alcune strade. Fiorilli pensa al ritorno delle domeniche a piedi
PESCARA. La città è finita sotto una cappa di smog. Da alcuni giorni le centraline dell'Arta, che misurano la qualità dell'aria di alcune zone di Pescara, hanno fatto registrare un'impennata dei valori delle micropolveri.
Si tratta del famigerato Pm10: così vengono chiamate in gergo tecnico le polveri sottili, inferiori a 10 micron, considerate uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana, perché se inalate in grosse quantità potrebbero causare un edema polmonare. Fino alla fine di ottobre, i valori erano rimasti al di sotto dei limiti. Poi, in questi primi giorni di novembre, sono saliti improvvisamente. Proprio quando a Città Sant'Angelo è scoppiato il vasto incendio che ha distrutto la ditta Terra verde, mandando in fumo tonnellate di rifiuti. E' probabile che una parte del pulviscolo sia finito anche a Pescara, facendo salire i valori dello smog. Come è accaduto, del resto, a Montesilvano. Ma anche negli anni scorsi, nel periodo autunnale e in assenza di vento, le concentrazioni di Pm10 erano salite.
Sta di fatto che in alcune strade del centro e di Porta Nuova i cittadini sono tornati a respirare veleni. L'indicatore che compare sul sito web dell'Arta dà un giudizio negativo sulla qualità dell'aria: in alcuni casi scadente, in altri addirittura pessima. Già oggi, però, la situazione potrebbe migliorare perché si prevede pioggia.
Venerdì scorso, in viale Bovio, le centraline dell'Arta hanno indicato un valore di 51 microgrammi per metro cubo, un punto in più rispetto al limite massimo di 50 stabilito dalla legge per la sicurezza della popolazione. La maglia nera è stata conquistata da via Sacco, dove i livelli del Pm10 sono schizzati a 54 microgrammi.
Non è andata granché meglio in via Firenze, dove proprio alcuni giorni fa l'assessore al traffico Berardino Fiorilli ha cambiato il senso di marcia per dare il via ai lavori di pedonalizzazione. Quella strada si è fermata a 49 microgrammi, un pelo sotto il limite. Sono rimaste al di sotto anche piazza Grue, con 46 e la zona del teatro D'Annunzio, con 43.
Valori alti si sono registrati anche nei giorni precedenti, cioè mercoledì e giovedì scorsi. La giornata più nera è stata martedì scorso, quando tre zone su cinque monitorate sono risultate al di sopra del limite di legge.
In piazza Grue sono stati indicati 53 microgrammi; in via Sacco, 50; in viale Bovio, 60.
Ma per il momento non sono previste misure per ridurre il traffico. «Voglio esaminare bene i dati dell'inquinamento», ha detto Fiorilli, «qualora ci fosse una correlazione tra l'aumento del Pm10 e la quantità di traffico, prenderei provvedimenti». L'assessore si è detto comunque soddisfatto di come stanno andando le cose con i cambiamenti dei sensi di marcia in centro. «Le misure adottate hanno già dato ottimi risultati», ha affermato, «sto passeggiando in questo momento in via Firenze, dove c'è un mare di gente e non ci sono auto. Non può essere stato, quindi, il traffico a far salire i valori di questo inquinante». Fiorilli non ha ecluso, tuttavia, un ritorno delle domeniche ecologiche. «Sto valutando la possibilità di rifarle, ma con una formula diversa, adottando iniziative per vivacizzare la città».
Si tratta del famigerato Pm10: così vengono chiamate in gergo tecnico le polveri sottili, inferiori a 10 micron, considerate uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana, perché se inalate in grosse quantità potrebbero causare un edema polmonare. Fino alla fine di ottobre, i valori erano rimasti al di sotto dei limiti. Poi, in questi primi giorni di novembre, sono saliti improvvisamente. Proprio quando a Città Sant'Angelo è scoppiato il vasto incendio che ha distrutto la ditta Terra verde, mandando in fumo tonnellate di rifiuti. E' probabile che una parte del pulviscolo sia finito anche a Pescara, facendo salire i valori dello smog. Come è accaduto, del resto, a Montesilvano. Ma anche negli anni scorsi, nel periodo autunnale e in assenza di vento, le concentrazioni di Pm10 erano salite.
Sta di fatto che in alcune strade del centro e di Porta Nuova i cittadini sono tornati a respirare veleni. L'indicatore che compare sul sito web dell'Arta dà un giudizio negativo sulla qualità dell'aria: in alcuni casi scadente, in altri addirittura pessima. Già oggi, però, la situazione potrebbe migliorare perché si prevede pioggia.
Venerdì scorso, in viale Bovio, le centraline dell'Arta hanno indicato un valore di 51 microgrammi per metro cubo, un punto in più rispetto al limite massimo di 50 stabilito dalla legge per la sicurezza della popolazione. La maglia nera è stata conquistata da via Sacco, dove i livelli del Pm10 sono schizzati a 54 microgrammi.
Non è andata granché meglio in via Firenze, dove proprio alcuni giorni fa l'assessore al traffico Berardino Fiorilli ha cambiato il senso di marcia per dare il via ai lavori di pedonalizzazione. Quella strada si è fermata a 49 microgrammi, un pelo sotto il limite. Sono rimaste al di sotto anche piazza Grue, con 46 e la zona del teatro D'Annunzio, con 43.
Valori alti si sono registrati anche nei giorni precedenti, cioè mercoledì e giovedì scorsi. La giornata più nera è stata martedì scorso, quando tre zone su cinque monitorate sono risultate al di sopra del limite di legge.
In piazza Grue sono stati indicati 53 microgrammi; in via Sacco, 50; in viale Bovio, 60.
Ma per il momento non sono previste misure per ridurre il traffico. «Voglio esaminare bene i dati dell'inquinamento», ha detto Fiorilli, «qualora ci fosse una correlazione tra l'aumento del Pm10 e la quantità di traffico, prenderei provvedimenti». L'assessore si è detto comunque soddisfatto di come stanno andando le cose con i cambiamenti dei sensi di marcia in centro. «Le misure adottate hanno già dato ottimi risultati», ha affermato, «sto passeggiando in questo momento in via Firenze, dove c'è un mare di gente e non ci sono auto. Non può essere stato, quindi, il traffico a far salire i valori di questo inquinante». Fiorilli non ha ecluso, tuttavia, un ritorno delle domeniche ecologiche. «Sto valutando la possibilità di rifarle, ma con una formula diversa, adottando iniziative per vivacizzare la città».
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