Minaccia di uccidere la ex, arrestato 

Cerca di sfondare la sua porta di casa a calci e poi insegue lei e la madre dai carabinieri: «Tanto vi ammazzo lo stesso»

MONTESILVANO. Insulti, minacce di morte, pedinamenti sotto casa, calci e pugni al portone. Un incubo lungo quasi dieci anni quello vissuto da una donna di 35 anni di Montesilvano costretta a fare i conti con la paura per colpa di un ex compagno ossessionato da lei e dalla fine della loro relazione.
Un atteggiamento aggressivo e pericoloso che non si è fermato neanche davanti alla presenza delle forze dell’ordine. Ed è per questo che, quando ieri i carabinieri di Montesilvano hanno arrestato in flagranza con l’accusa di atti persecutori il suo ex compagno, un montesilvanese disoccupato di 59 anni, la donna ha potuto tirare un piccolo sospiro di sollievo.
Tutto è iniziato nel 2016 quando al termine della loro relazione, durata 11 anni, l’uomo non si è rassegnato all’idea di perdere la giovane compagna e ha iniziato a mettere in scena una lunga serie di atti persecutori nei suoi confronti. Per questo, a seguito delle prime denunce sporte dalla vittima terrorizzata otto anni fa, in un primo momento il montesilvanese era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna, misura interrotta poi nel 2017 a seguito della condanna definitiva a un anno e quattro mesi di reclusione.
Ma dopo un periodo di calma apparente, nei giorni scorsi le minacce nei confronti dell’ex compagna sono tornate a essere più gravi e pressanti di prima e l’incubo per la 35enne montesilvanese si è materializzato di nuovo. Lo stalker si è recato, infatti, di notte davanti all’abitazione della ex e ha cercato di sfondare la porta a calci e pugni, per poi minacciare ripetutamente di morte sia lei che i familiari della donna, incontrati per strada. Non solo. L’uomo ha aspettato la ex compagna fuori dalla sua abitazione e una volta incontrata, mentre la vittima era in procinto di raggiungere la caserma per l’ennesima denuncia, accompagnata dalla madre, l’uomo le ha minacciate entrambe dicendo: «Andate pure dai carabinieri, tanto vi ammazzo lo stesso». Ormai fuori controllo, l’uomo ha atteso poi madre e figlia all’uscita della caserma dei carabinieri per poi seguirle fino al centro di Montesilvano, continuando a rivolgere loro pesanti minacce di morte. A quel punto immediato è stato l’intervento dei militari che, assistendo all’accaduto, hanno arrestato in flagranza di reato il 59enne montesilvanese che ora dovrà rispondere dell’accusa di atti persecutori. L’aguzzino, che davanti ai militari intervenuti ha cercato di giustificare i suoi comportamenti dicendo di essere ancora innamorato della donna, di esserne geloso e di avere voglia di continuare a vederla, è stato trasferito al carcere di San Donato.