Minacciano la vittima con l'acido arrestati due usurai pescaresi
Gli avevano prestato diecimila euro, ne rivolevano indietro 40 mila. E per averli hanno prima minacciato la loro vittima con una pistola e un coltello, poi hanno detto che gli avrebbero buttato addosso una bottiglia di acido
PESCARA. Gli avevano prestato diecimila euro, ne rivolevano indietro 40 mila. E per averli hanno prima minacciato la loro vittima con una pistola e un coltello, poi hanno detto che gli avrebbero buttato addosso una bottiglia di acido. I due usurai pescaresi, padre e figlio, sono stati arrestati dalla squadra Mobile di Pescara, che sta dando la caccia anche al loro complice, ancora non identificato.
Franco Grimani, 59 anni, detto "il cinese", nato a Pescara ma residente a Silvi è finito in carcere su ordinanza del gip Gianluca Sarandrea su richiesta del pm Annarita Mantini. Arresti domiciliari per il figlio Davide Grimani, 35 anni.
I due sono indagati in concorso tra loro per i reati di usura, estorsione, rapina e porto abusivo di armi. Secondo gli investigatori insieme a un terzo complice non identificato, in varie occasioni hanno minacciato con pistola e coltello un commerciante di auto, originario di Catignano. L'uomo aveva ricevuto 10 mila euro in prestito, ma i tre ne rivolevano indietro 40 mila.
I tre hanno anche minacciato l'uomo di versargli adosso una bottiglia di acido e sono riusciti a farsi consegnare un orologio di marca del valore di 4.000 euro e unaSmart in uso alla vittima. I fatti sono accaduti a cavallo tra le province di Pescara e Chieti e sono stati denunciati dal commerciante lo scorso mese di marzo.
Franco Grimani, 59 anni, detto "il cinese", nato a Pescara ma residente a Silvi è finito in carcere su ordinanza del gip Gianluca Sarandrea su richiesta del pm Annarita Mantini. Arresti domiciliari per il figlio Davide Grimani, 35 anni.
I due sono indagati in concorso tra loro per i reati di usura, estorsione, rapina e porto abusivo di armi. Secondo gli investigatori insieme a un terzo complice non identificato, in varie occasioni hanno minacciato con pistola e coltello un commerciante di auto, originario di Catignano. L'uomo aveva ricevuto 10 mila euro in prestito, ma i tre ne rivolevano indietro 40 mila.
I tre hanno anche minacciato l'uomo di versargli adosso una bottiglia di acido e sono riusciti a farsi consegnare un orologio di marca del valore di 4.000 euro e unaSmart in uso alla vittima. I fatti sono accaduti a cavallo tra le province di Pescara e Chieti e sono stati denunciati dal commerciante lo scorso mese di marzo.