Montesilvano, bloccata la raccolta rifiuti: scoppia l'emergenza

Sacchi di spazzatura accatastati accanto ai cassonetti in tutte le strade della città

MONTESILVANO. Le tanto temute conseguenze dell'emergenza rifiuti travolgono in pieno la città: strade principali, piccole traverse, piazze e parchi si sono svegliati sommersi da centinaia di sacchetti di spazzatura. L'ultima raccolta effettuata dalla ditta Ecoemme risale a sabato scorso. In soli tre giorni Montesilvano ha cominciato ad essere sommersa da quell'immondizia che il Comune non sa dove smaltire, dopo la chiusura della discarica di Colle Cese e in attesa di interventi per la gestione dell'immediato futuro.

Se tra gli amministratori sembra che nessuno sappia a chi tocca intervenire, ciò che di sicuro sanno i cittadini è che sulle strade, tutte e indistintamente, la spazzatura aumenta con il passare delle ore. Dal centro alla periferia, da via Vestina all'area intorno al Comune e a Palazzo Baldoni, l'immagine dei cassonetti stracolmi di rifiuti e dei marciapiedi invasi di sporcizia si susseguono a ogni angolo, persino in prossimità degli asili nido, degli istituti scolastici e intorno alla pineta. In via Salvemini, proprio sotto al cartello che indica l'ingresso della scuola materna Fonte d'Olmo, spuntano dieci enormi buste di spazzatura. Stesso spettacolo qualche metro più avanti, procedendo in direzione Cappelle.

Una mamma che accompagna il proprio bambino al centro gioco Piccolo Principe è costretta a tenere una mano sulla bocca per evitare di far respirare al piccolo l'odore sgradevole. «E' da lunedì che siamo in queste condizioni», racconta, «così non si può andare avanti». In via Sannio i residenti hanno sistemato dei cartelli sui cassonetti con una serie di accorgimenti tecnici: «Usate il secchio vicino alla scuola materna». E anche: «Tenere le buste ben chiuse, non sporcare per terra».

Sono tantissimi i cittadini che, preoccupati per un'emergenza stile Napoli, ieri si sono rivolti agli uffici del Comune e al numero verde della Ecoemme, la società incaricata di gestire la raccolta in città. Disparate le risposte ottenute: da «non raccogliamo l'immondizia perché non sappiamo dove metterla», a «non sappiamo se la competenza è ancora nostra».

Nelle stanze del municpio, l'assessore alla nettezza urbana Claudio Di Emanuele quasi si arrende di fronte alla nuova emergenza che colpisce la città: «Stiamo aspettando un decreto d'urgenza dalla Regione. Nel frattempo non sappiamo cosa fare e quali provvedimenti intraprendere», ammette a mezza bocca. «La verità è che non possiamo evitare i cumuli di rifiuti per strada. La convenzione con la Ecoemme è scaduta nel momento in cui la discarica di Colle Cese si è esaurita. Adesso ci troviamo senza un soggetto incaricato del trasporto dei rifiuti e privi di impianti di trattamento».

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