Montesilvano, ferito alla testa da un proiettile mentre getta la spazzatura: è in rianimazione

Ritrovato riverso dietro un cassonetto in via De Gasperi. In base alle prime informazioni, Carlo Pavone, 42 anni, imprenditore incensurato, sposato e senza problemi economici, era uscito per gettare la spazzatura

PESCARA. Carlo Pavone, 42 anni, è ricoverato in gravi condizioni a Pescara, in rianimazione, dopo che gli hanno sparato in testa. La prognosi è riservata. È stato trovato ieri sera verso le 21.15 in viale De Gasperi a Montesilvano dietro un cassonetto dei rifiuti. Un passante ha sentito dei lamenti arrivare dal punto in cui si trovava un cassonetto e, dopo aver visto l’uomo accasciato, ha lanciato l’allarme. Era a terra e presentava all’altezza della testa delle tracce di sangue. Il 42enne, un imprenditore incensurato titolare di una società di informatica, sposato e senza problemi economici, era uscito per gettare la spazzatura. Oltre ai carabinieri, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, sul posto è intervenuto il 118 che ha provveduto al trasporto in ospedale. Sono in corso le indagini, a cura dei militari della compagnia di Montesilvano e di quelli del nucleo investigativo.

Il testimone: ho pensato a un animale ferito. "Stavo percorrendo la strada a piedi quando ho sentito un rumore provenire da dietro un cassonetto della spazzatura, tra i rami. Sentivo come dei rantoli e ho pensato a un animale che stava male", ha detto il passante che per primo si è accorto della presenza in strada del 42enne ferito. "Ho chiamato un amico che abita lì di fronte e insieme abbiamo visto un leggero movimento, capendo che si trattava di una persona. Abbiamo subito chiamato i carabinieri. In un primo momento non vedevamo sangue, era buio e non si vedeva niente. Abbiamo pensato a un barbone, dato che si sentiva una sorta di rantolo, come una persona che russava. Poi, all'arrivo dei soccorritori è scesa anche la moglie di Pavone. La donna ha raccontato che il marito era andato a buttare la spazzatura e che, non vedendolo risalire, lo stava chiamando da diversi minuti".

I soccorsi, la corsa all'ospedale e l'operazione. In un primo tempo i soccorritori hanno pensato a un malore, magari un aneurisma. Lo stesso testimone che ha visto per primo il corso non si era accorto dello sparo. "Abbiamo visto una ferita alla tempia, dovuta probabilmente alla caduta", spiega. "Se non si fosse mosso io avrei proseguito per la mia strada e sarei andato a casa del mio amico in quel caso, chissà quando lo avrebbero trovato". Una volta arrivati un ospedale una Tac ha fatto emergere la presenza del proiettile in testa, per cui il ferito è stato operato, ma il proiettile non è stato estratto. Secondo fonti ospedaliere le sue condizioni sarebbero molto gravi.

I vicini increduli. Una persona "perbene, tranquilla e riservata". I vicini di casa del 42enne colpito dal proiettile sono increduli. Nel piccolo bar che si trova a pochi metri dal luogo dell'agguato oggi non si parla d'altro. Una cosa è certa: nessuno sembra aver udito il colpo che ha ferito l'uomo alla testa. Quella di via De Gasperi, così come tutta l'area attraversata dalla strada, è una zona residenziale piuttosto tranquilla di Montesilvano. Composta principalmente da villette immerse nel verde e con vista mare, vi sono, tra l'altro, numerosi bed & breakfast, proprio per la posizione strategica. "Generalmente vado a buttare la spazzatura allo stesso orario - dice un vicino dell'uomo - ma negli ultimi due giorni non l'ho fatto. Comunque non credo che dobbiamo aver paura, è stato un caso fortuito". "Dopo quello che è successo cosa dobbiamo fare? - si chiede invece una donna del posto - Chiuderci in casa? È ovvio che ora abbiamo paura".

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