Montesilvano, individuata l’auto del pirata della strada: è una Clio blu
Dopo il drammatico tamponamento di domenica mattina la polizia stradale stringe il cerchio sull’automobilista in fuga
MONTESILVANO. È caccia a una Renault Clio blu. Sarebbe questa, secondo quanto ricostruito dai poliziotti della Stradale, la macchina del pirata della strada che alle 7,10 di domenica ha tamponato, e scaraventato contro il guardrail, una Nissan condotta da P.D.G., 42enne di Pescara, per poi proseguire la sua corsa senza fermarsi a prestare aiuto all’automobilista salva per miracolo. Per lei, che a quell’ora di domenica mattina stava andando a riprendere i nipoti, solo contusioni al torace causate dall’impatto con l’airbag e dalla stretta della cintura di sicurezza, che però le hanno salvato la vita, almeno stando a com’è ridotta la macchina dopo quello schianto.
L’incidente è avvenuto lungo la Variante subito dopo la galleria San Giovanni, nel punto in cui la strada a scorrimento veloce si restringe a una corsia, divisa dalla carreggiata opposta dal guardrail contro cui la Clio ha fatto schizzare la Nissan che la precedeva con la 42enne al volante. Un impatto violento, in cui la macchina è andata quasi completamente distrutta, mentre la conducente, dopo tutti gli accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara, se la caverà in dieci giorni. Ma le indagini adesso vanno avanti. L’automobilista che ha provocato l’incidente, e che non si è fermato a soccorrere la donna neanche dopo quello schianto pauroso che ha fatto ipotizzare il peggio a tutti gli automobilisti che passando poco dopo hanno notato quella macchina distrutta, rischia comunque la denuncia per omissione di soccorso. Un reato odioso soprattutto considerando quello che ha rischiato la donna e quanto poteva essere decisiva la richiesta di soccorsi immediata e tempestiva lanciata dal suo investitore, se le cose non fossero andate così fortunosamente. Per ora si sa che il “pirata” era alla guida di una Renault Clio, non dell’ultimo modello, e molto altro racconteranno le immagini delle telecamere a circuito chiuso che gli investigatori stanno analizzando per individuare la targa del veicolo e, da lì, il proprietario che potrebbe anche non essere il conducente di domenica mattina. (s.d.l.)
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