la tragedia
Montesilvano, si uccide dandosi fuoco con la benzina
Il gesto disperato di un tunisino di 54 anni all'ex Stella Maris. Un testimone quando ha visto la torcia umana ha cercato di salvarlo con un estintore da auto, ma le fiamme lo avevano già divorato
MONTESILVANO. Un uomo si è tolto la vita questa mattina cospargendosi di benzina e dandosi fuoco nel cortile interno dell'ex colonia Stella Maris di Montesilvano. La vittima, probabilmente un tunisino di 54 anni stando ai dati contenuti in un cellulare trovato poco distante, è stata notata da alcuni testimoni sostare seduta per diversi minuti nel piazzale dell'edificio intorno alle 12,30.
Secondo i racconti dei presenti, all'improvviso l'uomo si è alzato in piedi e dopo essersi gettato addosso del liquido infiammabile, contenuto in due lattine per l'olio del motore dell'auto, ha acceso un accendino compiendo il gesto estremo. Alla vista del fuoco i testimoni, con l'ausilio di un piccolo estintore da auto, hanno cercato di spegnere le fiamme ma per il tunisino ormai non c'era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, il 118 e i carabinieri di Montesilvano che dovranno far luce sull'accaduto e capire se il suicida era uno dei senza tetto che spesso occupano abusivamente la Stella Maris.
«Ho provato a salvarlo, gli ho svuotato addosso un intero estintore, sono riuscito a spegnere il grosso delle fiamme ma già non si muoveva più»: così Valerio Simeone, fotografo, che ha assistito alla scena dell'uomo che si è ucciso, dandosi fuoco, nel cortile della Stella Maris a Montesilvano. «Era seduto sul prato - aggiunge il testimone - poi si è alzato e si è rovesciato addosso una bottiglia di un liquido che inizialmente mi sembrava acqua. Poi si è dato fuoco.
Le fiamme erano alte più di tre metri. Sono corso nel fuoristrada per prendere l'estintore e gliel'ho svuotato addosso, ma in realtà dopo pochi secondi lui già non si muoveva più. Ad allertare i soccorsi siamo stati io e mia moglie».
(Antonella Luccitti)
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